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LUGANOSviluppo sociale e integrazione, a Pregassona nasce l'Atelier Amélie

12.11.24 - 08:48
Si tratta di uno spazio polifunzionale per favorire la socializzazione del quartiere.
Associazione Amélie
Fonte Associazione Amélie
Sviluppo sociale e integrazione, a Pregassona nasce l'Atelier Amélie
Si tratta di uno spazio polifunzionale per favorire la socializzazione del quartiere.

L’Associazione Amélie, attiva nel promuovere lo sviluppo sociale e l’integrazione nel quartiere di Pregassona, annuncia l’apertura dell’Atelier Amélie, un innovativo negozio solidale basato sul riciclo e il volontariato.

Un progetto che nasce dalla collaborazione con il negozio Mi Casa es Tu Casa di Tania Budak, che dopo anni di attività a Lugano unisce le forze con l’Associazione per creare un luogo dove chiunque possa sentirsi benvenuto, sia per fare acquisti sostenibili ed economicamente vantaggiosi, sia per incontrare altre persone e partecipare ad attività creative e formative.

Dove e quando - Situato in via Fola 4 a Pregassona, e con 3 parcheggi riservati disponibili nelle immediate vicinanze, l’Atelier Amélie aprirà le sue porte al pubblico già a partire da lunedì 18 novembre, con orario 14:00–18:00 dal lunedì al sabato e sarà inaugurato ufficialmente sabato 30 novembre dalle ore 11.

Un progetto innovativo per la comunità - L’Atelier Amélie si propone di essere molto più di un semplice negozio dell’usato. L’obiettivo è di creare uno spazio polifunzionale che favorisca la socializzazione e riduca l’impatto ambientale, promuovendo l’economia circolare. Nel negozio sarà possibile trovare oggetti unici di artigianato locale, gadget dell’Associazione Amélie e una selezione di abiti (per adulti e bambini) e oggetti usati in buone condizioni, contribuendo così a ridurre gli sprechi e a supportare famiglie in difficoltà.

«Ciò che ci ha spinto ad aprire questo negozio è soprattutto la povertà in aumento, riscontrabile a Lugano e in tutto il Cantone», sottolinea Marco Imperadore, presidente dell’Associazione Amélie. «Vogliamo quindi in primis aiutare chi, con l’abbassamento del potere d’acquisto, non ha la possibilità di comprare abiti, giochi o oggetti nuovi che costano troppo».

Una delle particolarità del progetto è il modello di conto vendita: chiunque può portare abiti o altri oggetti in buono stato che, se ritenuti idonei, saranno messi in vendita. Una volta venduti, al donatore verrà riconosciuto il 50% del prezzo di vendita. “Per esempio, se un capo viene venduto a 10 franchi, chi l’ha portato riceverà 5 franchi,” spiega Tania Budak, che evidenzia come questo sistema incentivi le persone a contribuire attivamente al progetto, creando una rete virtuosa di condivisione e riutilizzo.

Un luogo di incontro e creatività - Oltre all’offerta di vestiti usati e artigianato, l’Atelier Amélie sarà un punto di riferimento per la comunità, offrendo una gamma di servizi pensati per favorire la socializzazione e l’apprendimento di nuove abilità:

    • Angolo caffè: uno spazio accogliente dove chiunque potrà fermarsi per una tazza di tè o caffè, chiacchierare o semplicemente rilassarsi. Sarà anche un punto di ritrovo per genitori, nonni e bambini grazie a un’area dedicata ai giochi usati.
    • Servizio di rammendo: saranno disponibili piccoli servizi di sartoria per sistemare capi con qualche imperfezione (per es. buchi e orli). L’Atelier si sta inoltre adoperando per poter offrire in futuro anche dei corsi di cucito per chi desidera imparare a riparare personalmente i propri vestiti.
    • Spazio per workshop e terapie: il negozio affitterà il proprio spazio per laboratori manuali, corsi di fotografia o incontri di benessere con terapisti complementari.

«L’idea è che l’Atelier diventi un vero e proprio centro di vita per il quartiere», commenta Marco Imperadore. «Vogliamo che le persone si sentano libere di entrare, anche solo per bere un caffè o fare due chiacchiere. Non è necessario acquistare qualcosa per essere parte di questa comunità».

L’unione tra entusiasmo ed esperienza - Per Tania Budak, questo progetto rappresenta un’opportunità unica: “Per è me una bellissima occasione di condividere la mia esperienza con una realtà come l’Associazione Amélie, che ammiro da tempo per i suoi progetti di quartiere. La gravidanza mi ha spinto a cercare un nuovo equilibrio, e unire le forze con Marco e il suo team mi ha permesso di trasformare il mio negozio in qualcosa di ancora più bello e significativo.”

“Abbiamo trovato subito un ottimo feeling con Tania,” conferma il vicepresidente dell’Associazione Amélie, Ihsan Alpen. “Il suo entusiasmo e la sua esperienza nella gestione di un negozio dell’usato ci hanno convinti immediatamente: è la persona giusta per aiutarci a realizzare quello che già da tempo avevamo in mente.”

Inaugurazione e primi passi - L’apertura ufficiale è prevista per lunedì 18 novembre, ma l’evento clou sarà l’inaugurazione di sabato 30 novembre, con una giornata di porte aperte e la possibilità di conoscere i volontari e tutto ciò che sta dietro a questo ambizioso progetto che unisce solidarietà, sostenibilità e creatività.

«Apriamo prima di Natale perché crediamo che questo sia il momento giusto per farci conoscere», spiega Tania Budak. «Vogliamo offrire a tutti l’opportunità di trovare regali sostenibili e originali, sostenendo al contempo una buona causa».

«La nostra Associazione ha sempre cercato di essere un faro per il quartiere, e l’Atelier Amélie è un altro tassello in questa direzione. Non è un caso se tante altre associazioni prendono spunto, per così dire, dalle nostre iniziative», conclude Marco Imperadore. «Siamo certi che questo spazio diventerà un punto di riferimento per la comunità, e non vediamo l’ora di accogliere tantissime persone».

Chi desidera sostenere l’Atelier Amélie può anche effettuare donazioni online sulle piattaforme WeMakeIt e Lokalhelden, i cui link sono disponibili sul sito e sul profilo Facebook dell’Associazione.

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