L'apertura prevista per il 2027. I lavori, affidati ad Artisa Group, sono in corso: «Occasione unica per far rivivere un pezzo di storia».
MURALTO - Riaprirà nel 2027 sotto marchio Marriot Luxury Collection lo storico Grand Hotel Locarno.
A darne notizia questo giovedì Arabella Hospitality SE (conglomerato internazionale di resort di lusso) e Art Family Office SA (di Stefano Artioli) in una nota congiunta che dà notizia dell'avvenuto sodalizio. I lavori di restauro erano iniziati già ad agosto.
«Con questa collaborazione Arabella Hospitality rafforza il suo impegno nell'industria alberghiera svizzera e la sua posizione nel segmento del lusso, facendo al contempo rivivere un pezzo di storia alberghiera europea», ribadisce Arabella Hospitality nel comunicato.
«Il progetto prevede l'accurato restauro di elementi storici come gli stucchi originali, il famoso lampadario in vetro di Murano e le decorazioni murali. Inoltre, le 110 camere e suite e le aree comuni saranno ridisegnate nello stile di un palazzo, a ricordo dell'illustre storia dell'hotel, per far rivivere il fascino unico del Ticino. L'offerta è completata da due ristoranti, un bar, un ampio giardino di 4'000 metri quadrati e un'area benessere e Spa di alta qualità», spiega la nota.
«Il Grand Hotel Locarno è uno dei pochi alberghi in Svizzera che si è conservato nella sua struttura originale. La nostra visione è quella di preservare questa unicità e di restaurarlo in modo professionale. Allo stesso tempo, vogliamo far rivivere lo spirito e la storia dell'hotel», conferma invece Stefano Artioli di Art Family Office.
La torreggiante struttura in stile art déco di Muralto - tra l'altro bene culturale protetto e vero e proprio simbolo della belle époque ticinese - è ora nelle mani di Artisa Group che definisce l'impresa di restauro «un progetto fondamentale» e «un lavoro attento e meticoloso».
«Il nostro obiettivo è quello di realizzare un prodotto di qualità, che possa essere un vanto per tutta l’area Locarnese e per il Canton Ticino e riconosciuto in tutta la Svizzera, nonché al di fuori dei suoi confini», ribadisce il CEO di Artisa Flavio Petraglio.