Dura nota dei democentristi inviata per «fare chiarezza sul rapporto con la Lega dei Ticinesi».
BELLINZONA - A meno di un mese dalla tornata elettorale, i toni si accendono. Anche tra partiti che (teoricamente) dovrebbero sostenersi uno con l'altro (vista la lista unica per il Consiglio di Stato).
Con una nota l’UDC Ticino vuole mettere «una volta per tutte la chiesa al centro del villaggio di fronte alle continue esternazioni, fuori luogo, incomprensibili e contrarie all’accordo sottoscritto, da parte di alcuni candidati al Consiglio di Stato della Lega»
Nelle premesse, i democentristi chiariscono come «continueranno anche nelle prossime settimane a rispettare lealmente quanto siglato con gli alleati della Lega» e che «è l’area di destra che meglio risponde ai bisogni dei ticinesi». Non solo, aggiungono che «negli ultimi anni, l’UDC con l’appoggio della Lega ha vinto sei volte davanti al popolo. Non diamo peso alle sterili polemiche attuate da alcuni esponenti della Lega e da certi media».
Poi, però, arrivano le stoccate: «I pranzi della Lega ad alcuni candidati servono per parlar male dell’UDC invece che per criticare gli avversari e per proporre soluzioni ai problemi dei Ticinesi». E poi: «Il messaggio veicolato in continuazione in questi avvenimenti è quello di votare solo i propri candidati, atteggiamento mai utilizzato dall’UDC». La nota poi punta il dito contro il consigliere di Stato leghista Claudio Zali: «Potrebbe anche aver ragione - si legge - nel dire che non ha nulla in comune con l’UDC, la sua politica lo confermerebbe, ma gli ricordiamo che i voti che lo hanno salvato quattro anni fa erano (anche) quelli dell’UDC».
Infine, l’accusa va a colpire entrambi i leghisti al Governo: «Su molti e numerosi punti fondamentali (ne contiamo almeno 25) per l’UDC non hanno mai preso una posizione di difesa o di promozione (Prima i nostri, la Scuola che verrà, iniziative fiscali, ecc.)».
L’UDC, continua la nota, «ha schierato due candidati competitivi sulla lista unica del CdS così da permettere al popolo una vasta scelta di profili per difendere e rioccupare i due seggi di destra. Ricordiamolo ancora una volta: L’Udc in pochissimi anni ha vinto 6 volte di fila davanti al popolo, e La Lega e il Mattino hanno sempre contribuito a questi successi con un sostegno sincero».
In Gran Consiglio, invece, esistono due liste separate «perché siamo due partiti diversi, anche questa scelta è sempre stata sostenuta e valorizzata dai vertici di entrambi i partiti. Le proposte dei due partiti, per il 90% delle volte, sono state sostenute da entrambi i gruppi».
Lo scopo dell’accordo elettorale è «non sprecare risorse e voti, ma di difendere assieme i 2 seggi di destra conquistati per rappresentare la destra ticinese con una maggioranza relativa in Governo. Questo, anche in risposta a quanto i cittadini ticinesi hanno sempre votato sia livello cantonale che federale negli ultimi anni».
Da ultimo, i democentristi ribadiscono che «a decidere quanti seggi l’alleanza Lega – UDC conquisterà e chi li occuperà sarà solo e soltanto il Popolo sovrano, non i partiti, tantomeno i singoli candidati».