I filmati dei disordini di ieri sera a Lugano. Giovani a volto coperto lanciano oggetti alla Polizia
L'allarme dell'Ocst - Sindacato funzionari di Polizia. Fonio: «Comportamenti ingiustificabili e intollerabili. Servono pene più severe a tutela degli agenti»
LUGANO - Giovani incappucciati, a viso coperto - non in ossequio alle regole, al contrario - che con freddezza e nonchalance lanciano bottiglie nel buio. Dall'altra parte gli agenti di Polizia, che si proteggono dal tiro al bersaglio. I video girati dai telefonini in mezzo alla mischia, ieri sera alla Foce, ricordano scene da rivolta urbana, da altre latitudini.
Uno sfogo. Un sabato sera di rabbia. I filmati pervenuti a tio.ch/20minuti mostrano il culmine della rissa scoppiata nel corso del maxi-assembramento, e i successivi scontri con la Polizia cantonale e comunale intervenuta sul posto a calmare gli animi. La colluttazione tra una decina di giovani - i motivi sono al vaglio degli inquirenti - è degenerata in breve in violenza da stadio, con la Polizia sprovvista di protezioni anti-sommossa.
Due giovani sono stati denunciati, e un'inchiesta è in corso per chiarire la dinamica dell'accaduto. A Lugano - questo è certo - ieri sera non era prevista alcuna manifestazione, come quelle organizzate - pacificamente - nel resto della Svizzera contro le restrizioni anti-Covid prorogate venerdì dal governo. Nel pomeriggio si è svolta, proprio alla Foce, una assemblea degli autogestiti del Molino, che però non sembra avere un collegamento con gli assembramenti serali.
Le immagini, però, ricordano inevitabilmente quelle dell'8 marzo alla stazione di Lugano, dove una manifestazione indetta dal Centro sociale è sfociata in scontri con gli agenti. Il sindacato Ocst Funzionari di Polizia si dice «molto preoccupato» della violenza contro le forze dell'ordine nelle ultime settimane. Il segretario Giorgio Fonio parla di «escalation pericolosa» e invoca «un intervento immediato per fermare questi comportamenti».
A prescindere da chi, e con quali motivazioni abbia partecipato allo scontro «si tratta di comportamenti che non possono essere tollerati» sottolinea il sindacalista. «Assistiamo a una totale mancanza di rispetto ingiustificabile con la situazione dei giovani e con la pandemia». Il sindacato sottolinea quindi la necessità di «un inasprimento delle pene per chi insulta o aggredisce i poliziotti», richiesta per altro «già presentata da tempo ed ora più urgente che mai».