Una cinquantina di giovani afghani sta protestando da alcuni giorni per la «difficile convivenza» presso il centro.
I pazienti con i maggiori sintomi sono stati trasportati al pronto soccorso.
CHIASSO - Situazione tesa al Centro Federale di Asilo di via Milano a Chiasso dove è attualmente in corso un'azione di protesta. Una cinquantina di giovani afghani, infatti, ha da un paio di giorni iniziato uno sciopero della fame e della sete a causa «della difficile convivenza» venutasi a creare all'interno del centro d'accoglienza. E questa mattina si sono verificati i primi malori.
Sul posto sono intervenuti i soccorritori del SAM e della Croce Verde di Lugano che hanno iniziato i primi trattamenti. I pazienti con i sintomi maggiori sono stati trasportati al pronto soccorso per ulteriori accertamenti.
Al momento non si sa ancora in che modo la Segreteria di Stato della Migrazione (SEM) intenda gestire questa infuocata situazione che sembra sia scaturita «dalla difficile convivenza» tra i richiedenti l'asilo che popolano il centro di accoglienza di Chiasso esacerbata dal sovraffollamento della struttura.
Un sovraffollamento che però non riguarda solo il Centro di Chiasso. L'aumento dei rifugiati - Berna e Cantoni hanno previsto che 80'000 / 85'000 persone chiederanno rifugio nel nostro Paese nel 2022 - ha infatti costretto la SEM a correre ai ripari, pianificando a stretto giro di posta l'apertura di nuove strutture d'accoglienza.