Nel 2022 c'è stata una recrudescenza delle truffe telefoniche: tra i 300 e i 400 i tentativi effettuati dai malviventi. Otto gli arresti.
BELLINZONA - Tra i 300 i 400 tentativi di truffa telefonica. Ventidue andate a segno. Per un bottino di circa 800'000 franchi. Le vittime? Quasi sempre loro: gli anziani. Sono dati allarmanti quelli riferiti oggi dalla Polizia cantonale nelle consuete pillole che fanno seguito alla conferenza stampa di bilancio delle attività 2022.
Nello specifico, le autorità - per quel che concerne la Sezione reati contro il patrimonio (SRCP) - hanno dipinto un quadro a tinte fosche sulle truffe telefoniche che vanno a colpire in particolar modo le persone anziane. Perché se nel 2021 nessuno dei tentativi di truffa era andato a buon fine, così non è stato nel 2022. Con 22 colpi andati a segno e una refurtiva che sfiora gli ottocentomila franchi.
Il modus operandi - Per provocare una reazione più immediata nelle potenziali vittime e ottenere così ingenti somme di denaro in poco tempo, chi commette queste truffe sempre più spesso fa leva su argomentazioni drammatiche. «La telefonata shock - esemplifica la cantonale - solitamente allude a un grave incidente o a una grave malattia». La SRCP ha inoltre rilevato che oltre ai soldi vengono chiesti sempre più di frequente gioielli e orologi di valore. «Un metodo, questo, - precisa la Sezione - che consente di compiere la truffa rapidamente poiché si evita lo spostamento della vittima verso la banca per il prelievo di contanti».
Otto arresti - In questo ambito, le attività investigative hanno permesso di arrestare otto persone - quattro uomini e altrettante donne - di cui sette in Ticino e una a Berlino. Gli autori e le autrici di queste truffe sono prevalentemente di origine polacca.
I consigli - Per prevenire il compimento di questo genere di truffe, la Polizia cantonale ricorda - soprattutto agli anziani - che devono sempre diffidare delle chiamate con richieste di denaro e non devono esitare a chiedere aiuto a famigliari o amici. Inoltre non bisogna mai «consegnare denaro od oggetti personali», né «fornire dati personali, informazioni su legami famigliari o abitudini di spostamenti a persone non appartenenti alla propria cerchia di conoscenze».