Il racconto di una delle famiglie di Via Cattaneo il cui rogo ha reso inagibile l'appartamento. Intanto il lavoro dei pompieri continua.
MENDRISIO - Dopo che il rogo è divampato nel cuore della notte, sono stati evacuati con urgenza da casa, e non si sa quando potranno fare ritorno.
«Stiamo cercando una sistemazione, ma non è facile. A Mendrisio gli hotel sono solo due, il Milano è pieno, stiamo provando a sentire il Coronado», racconta una delle due famiglie sfollate dal palazzo di Via Cattaneo e il cui appartamento è ormai compromesso dal rogo sprigionatosi questa notte.
Dopo lo spavento iniziale, gli evacuati sono stati ospitati presso il vicino Mercato Coperto.
«Quando non c'era più pericolo siamo potuti salire velocemente per recuperare effetti personali e medicine, ma è impossibile restarci a lungo. L'appartamento è inagibile, l'odore di bruciato è insostenibile», continuano, «al momento è impossibile sapere quando potremo rientrare».
Nel frattempo, dopo lo sgombero delle lamiere, il lavoro dei pompieri continua con un ulteriore sopralluogo nelle cantine: «Mentre le auto bruciavano si sono sentiti degli scoppi», confermano gli inquilini. L'entità totale dei danni è quindi ancora tutta da stabilire.
Per chi ha visto le fiamme lambire il proprio appartamento, anche questa è un'ulteriore preoccupazione non da poco: «Se l'esterno è "coperto" dal padrone di casa, i danni nei singoli appartamenti sono a carico delle assicurazioni domestiche dei singoli inquilini, ci sarà anche questa faccenda da sbrigare...».
Le origini dell'incendio, divampato da una Smart e poi allargatosi ad altre tre vetture nel parcheggio dello stabile è ancora da delineare.
Stando a indiscrezioni raccolte sul posto da RescueMedia, l'ipotesi del dolo è ritenuta plausibile.