Le sale sono poco più di 500, ma si tratta comunque di un'inversione di tendenza
PECHINO - In Cina la fase peggiore della pandemia di coronavirus potrebbe essere davvero alle spalle e ci sono i primi tentativi di "normalizzazione".
Entra in questo quadro la riapertura delle sale cinematografiche in alcune province, quelle meno colpite. Deadline, che cita fonti locali, spiega che venerdì i cinema aperti erano 486 e sabato sono saliti a 507. Un numero esiguo, pari al 4,5% del numero complessivo nazionale, ma che segna comunque un'inversione di tendenza.
La più alta concentrazione di cinema aperti si registra nella provincia di Xinjiang, dove nelle scorse settimane c'era stata la prima riapertura dopo il blocco totale di gennaio. Gli spettatori sono tornati a vedere i film anche in Sichuan, Guandong, Mongolia Interna, Qinghai, Henan e Fujian.