Davide Dosi, candidato per la lista US - I Verdi - Indipendenti al Municipio (3) e al Consiglio comunale (12)
CHIASSO - A Chiasso abbiamo la fortuna di avere una scena culturale da sempre frizzante: festival come ChiassoLetteraria o la Biennale dell’immagine, eventi come Festate o il Jazz Festival, associazioni come il Circolo Cultura Insieme, il Fotocineclub o, di più recente costituzione, Grande Velocità (con lo Spazio Lampo) o Radio Gwendalyn, scuole di musica, teatro e danza, la Musica Cittadina, senza dimenticare realtà di altri comuni attive sul nostro territorio, evidenziano come l’humus culturale della nostra cittadina sia fertile, vivo e rigoglioso. Un humus, non dimentichiamolo, che ha permesso al Comune di Chiasso e ai suoi istituti di vincere, nel 2019, il prestigioso Premio Doron, assegnato dall’omonima fondazione per la prima volta a un comune, per l’eccellente offerta culturale.
Di questi tempi, il futuro appare incerto, a Chiasso come altrove: per questo motivo dobbiamo individuare i settori che maggiormente ci caratterizzano e danno lustro, investendo su di loro: la cultura è certamente uno di questi. Chiasso deve essere coraggiosa e scommettere su questo settore, non limitandosi alla cultura “istituzionale”, ma promuovendo anche quella associativa. La cultura potrà essere l’elemento di rilancio economico e sociale della nostra cittadina, se ci crediamo.
Personalmente ho l’ambizione di realizzare un progetto, fino a ora rimasto in un cassetto in attesa di poterlo attuare, che consiste nella creazione di un luogo in cui gli artisti (giovani e meno) possano riunirsi e praticare le loro discipline, esprimere i loro talenti, condividere le loro passioni e crescere professionalmente e come persone; una sorta di incubatore (o start-up) artistico, da cui Chiasso (e non solo) possa attingere idee, progetti e una visione nuova per il suo presente e futuro. Gli spazi sfitti non mancano, le idee originali nemmeno: chissà che sia giunto il momento di togliere questo progetto dal cassetto.