Leonardo Bussi, Candidato al Consiglio Comunale di Lugano, Lista n.12, Candidato n.10
LUGANO - La questione occupazionale è talmente centrale che un minuto dopo la fine delle elezioni comunali si dovrà aprire il dossier “lavoro”. Gli effetti devastanti della pandemia impongono un imperativo: Lugano dovrà essere in grado di garantire un lavoro e un tenore di vita dignitoso a ciascuno dei suoi residenti, specialmente ai giovani, che altrimenti continueranno ad affollare i treni – spesso senza ritorno – che portano oltre Gottardo. Questo è un momento cruciale per tutti noi e Lugano dovrà, ancora una volta, sapersi reinventare, valorizzando al massimo le enormi energie e tutto il capitale umano su cui ha la fortuna di poter contare.
Favorire la piena occupazione di forza lavoro locale è un obiettivo che dobbiamo prefiggerci con determinazione. Ma è necessario, contestualmente, potenziare la rete sociale a favore dei più deboli e di coloro che hanno perso il lavoro durante questa terribile pandemia. In tal senso, il potenziamento di misure e strumenti di riqualificazione professionale e ricerca del lavoro sarà determinante.
Offrire nuove opportunità lavorative, insomma, come una nuova, grande priorità anche della politica comunale. La pandemia ha messo in ginocchio i più deboli, che ora sono allo stremo, ma ha anche peggiorato sensibilmente la qualità della vita di chi prima stava abbastanza bene e ora vive in condizioni difficili. Sbaglia chi crede che si possa demandare tutto al mercato e alle dinamiche tra privati. Noi avremo un ruolo determinante, perché la città deve intervenire massicciamente con progetti, iniziative e programmi che mirino a fornire un’occupazione a tutti coloro che sono rimasti fuori dal mercato del lavoro.
È il momento di ripensare agli investimenti comunali: le ricadute economiche – in termini di posti di lavoro, creati o distrutti – devono essere poste in cima alla lista dei fattori da considerare in via prioritaria. Per questo ritengo un atto di lungimiranza la costruzione, indispensabile, del Polo Sportivo, e con questa la realizzazione del progetto di sviluppo del Campo Marzio, e ancora la riattivazione della Scalinata degli Angioli: bisogna riattivare tutto e bisogna farlo presto, prestissimo. Guardare avanti è il primo passo per una Lugano che deve tirarsi su le maniche e puntare a creare le migliori condizioni per attrarre investimenti dall’estero e dagli altri cantoni, valorizzando i propri gioielli, offrendo condizioni economiche favorevoli e dando sfoggio d'infrastrutture moderne, polivalenti e capaci di rispondere alle esigenze di un mercato sempre più competitivo.
Ma ci sono altre opportunità su cui insisto da anni: bisogna puntare sul turismo, con serietà, con visione. Ma questo non basta. Abbiamo bisogno d'investire con vigore sulla formazione. E in particolare ritengo fondamentale, per Lugano, sviluppare al massimo una Facoltà di Medicina, scelta che andrebbe a valorizzare e completare l’attuale Master. Credo, inoltre, che sia necessario ampliare i corsi di studio e quindi espandere l’offerta formativa di un hub universitario che diventerebbe un elemento di fortemente attrattivo per i giovani, per i quali Lugano non dovrà più essere solo una location per le vacanze. Penso, in particolare, a una facoltà di Diritto e a una vera e propria facoltà d'Ingegneria Robotica. Tradotto: dobbiamo investire sul futuro, senza attendere che sia il futuro a bussare alla nostra porta. Avere una visione vuol dire, il più delle volte, sapere intuire e anticipare tutto ciò che può innovare e migliorare gli strumenti che dobbiamo consegnare ai nostri figli per garantire loro un futuro degno.
Dobbiamo, poi, rilanciare i commerci. E per farlo bisogna partire dal semplice buon senso: investire in pubblicità ed eventi per richiamare il grande pubblico a Lugano. Non solo: serve anche razionalizzare e semplificare il traffico e abbassare i costi dei parcheggi, per rendere l’accesso al centro storico, e alla città in generale, più semplice e meno costoso. Il marketing territoriale – non mi stancherò mai di dirlo – è una leva fondamentale del commercio e Lugano, senza alcun dubbio, necessita di una strategia pubblicitaria coerente, martellante e ad ampio spettro, focalizzata sulla Svizzera interna e su quei paesi da cui può essere attratta la maggior parte dei visitatori. Forse in passato Lugano era sinonimo di riservatezza, ma i tempi sono cambiati: oggi è necessario che si mostri a tutto il mondo per far conoscere la bellezza che può regalare.
Mostrarsi per ciò che è: grande. Sempre.