Il presidente di SNCF: «Era relativamente recente e molto ben sorvegliato».
Ferito gravemente, il macchinista non sarebbe in pericolo di vita. Altre 21 persone hanno riportato lesioni. Aperte tre diverse inchieste.
STRASBURGO - Mentre, il mese scorso, a provocare il deragliamento di un treno ad alta velocità in Italia sarebbe stato uno scambio difettoso, a portare fuori dai binari questa mattina in Francia un TGV diretto da Strasburgo a Parigi sarebbe stato il franamento di un terrapieno posto accanto alla linea ferroviaria.
Come confermato nel corso di una conferenza stampa dal presidente di SNCF, Jean-Pierre Farandou, parte del muraglione di terra è scivolata per una decina di metri invadendo i binari. Colto di sorpresa, il macchinista non ha fatto in tempo ad azionare il freno d’emergenza e il convoglio ha colpito l’ostacolo a 300 km/h.
Come specificato da Farandou, il terrapieno era «relativamente recente e molto ben sorvegliato». La vigilanza, tuttavia, non sarebbe stata sufficiente a prevedere il cedimento del manufatto. Oltre a un’inchiesta interna, la procura di Strasburgo e il Ministero per la transizione ecologica e solidale hanno annunciato due indagini separate. L’ipotesi di reato è lesioni involontarie.
Il macchinista del convoglio ha riportato ferite gravi, con un trauma toracico da compressione e una clavicola rotta. Come assicurato dal presidente di SNCF, tuttavia, non sarebbe in pericolo di vita. Nell’incidente sono rimaste ferite in maniera non grave altre 21 persone, la maggior parte della quali ha riportato contusioni.
Partito alle 7.19 da Strasburgo, il TGV è deragliato alle 7.44 di questa mattina poco dopo Ingenheim, a una trentina di chilometri dal capoluogo alsaziano. A uscire dai binari sono stati la motrice del convoglio e i primi quattro vagoni, che non si sono tuttavia capovolti. La circolazione è tuttora deviata sulla linea ferroviaria normale.