Nel 2015 Inga, una bimba di soli cinque anni, è scomparsa durante una gita con i genitori nel bosco di Stendall.
Tra i due casi, entrambi mai risolti, ci sarebbero parallelismi inquietanti.
BERLINO - La piccola Maddie potrebbe non essere l'unica vittima di Christian Brückner, il presunto orco che l'avrebbe fatta sparire in Portogallo nel 2007. L'uomo ora è sospettato anche di un'altra misteriosa, e mai risolta, scomparsa. Quella di Inga, una bimba tedesca di cinque anni della Sassonia-Anhalt, inghiottita nel nulla durante una gita con i genitori nel bosco di Stendal, il 2 maggio del 2015.
Parallelismi inquietanti - All'epoca l'uomo aveva acquistato una proprietà a Neuwegersleben, non lontano dalla cittadina del Land dell'est della Germania. Tra le due vicende ci sono dei parallelismi inquietanti - precisano gli inquirenti della procura di Stendal - dopo aver annunciato di aver riaperto ufficialmente le indagini sulla scomparsa della piccola di Schönebeck. Nel 2016, quando si investigava sul fatto, l'appartamento di Brückner fu perquisito e fu trovato materiale pedo-pornografico, ma le ricerche non portano a risultati.
Si vantava con un amico - Emergono, intanto, altri particolari sul caso Maddie. Secondo quanto riferiscono i media britannici, Brückner si sarebbe vantato con un compagno di bevute di sapere «cosa era successo» alla bambina inglese, mentre entrambi guardavano, in un bar in Germania, un servizio in Tv in occasione dei 10 anni dalla scomparsa. L'episodio, non confermato per ora da alcuna fonte ufficiale, risalirebbe al 2017. Quello stesso anno il nome del sospetto è giunto all'orecchio anche di Scotland Yard.
Fedina penale da brivido - Nella stessa occasione, l'uomo avrebbe mostrato al conoscente incontrato al bar anche un video sullo stupro di una 72enne americana. Crimine avvenuto sempre in Portogallo, nel 2005, e per il quale Christian Brückner è stato in seguito arrestato a Milano nel 2018 dalla polizia italiana, su mandato della giustizia tedesca. Il 43enne è attualmente in prigione a Kiel, dove sta scontando una vecchia pena detentiva inflitta nel 2011 per spaccio di stupefacenti, a cui si è aggiunta il 16 dicembre scorso la condanna a sette anni di reclusione per stupro aggravato, per cui si trova in custodia cautelare.
Prove «non ancora sufficienti» - Il verdetto per stupro tuttavia non è ancora definitivo, perché è in atto un ricorso di competenza al Tribunale federale. In ogni caso, nonostante i tanti indizi raccolti, manca ancora la prova decisiva per un'incriminazione per omicidio per il caso della piccola Maddie. Il materiale probatorio raccolto finora «non è ancora sufficiente per un mandato d'arresto o un'incriminazione», ha precisato oggi Hans Christian Wolters della procura di Braunschweig.
Violenze fin da giovane - I guai giudiziari di Brückner cominciano prestissimo, non ancora maggiorenne. Ad appena 17 anni, nel 1994, viene condannato dal tribunale di Wuerzburg per violenza sessuale su un bambino. Lo aveva avvicinato in un parco giochi di un piccolo comune. Solo tre giorni prima della data fissata per l'udienza di quel processo si era avvicinato ad una bambina di nove anni e si era calato i pantaloni, riferisce la Dpa. Già in quei primi anni conosce le aule dei tribunali di Hannover, Braunschweig, Niebuell. Spaccio e piccoli furti sono delitti consueti per lui. Un osservatore del processo di Würzburg lo descrive come «ostinato, monosillabico» e «visibilmente timido».
Orfanotrofio e adozione - Brückner del resto viene da un'infanzia problematica, trascorsa in orfanotrofio prima di essere adottato. Non conclude la formazione da insegnante di meccanica e per sfuggire a una pena di due anni scappa in Portogallo nel 1995 con una fidanzata. Il resto è noto: una residenza in Algarve, e ancora diverse condanne nei tribunali di Portimao e Lagos, prima di trovarsi quella notte del 3 maggio 2007 a Praia de Luz, come confermano i dati del suo cellulare.