Quelle più preoccupanti in Liguria e Valle D'Aosta
BERLINO - L'Adac, l'automobile club tedesca, ha lanciato l'allarme sulla sicurezza dei tunnel italiani: nel corso di un'ispezione su otto gallerie, sette sono risultate «manchevoli» sul piano della sicurezza.
Solo un tunnel, Allocco (Emilia Romagna), si legge nel comunicato dell'associazione, risponde «in parte» agli standard di sicurezza europei.
Quelle più preoccupanti: la Galleria Giovi (Liguria), dove mancano le uscite di sicurezza e di emergenza, le zone di soccorso, gli estintori, e i telefoni d'emergenza. Non sono inoltre segnalate le vie di fuga e non è ben illuminata. Anche Les Cretes (Valle D'Aosta) ha mostrato un immagine simile all'Adac. Le vie di fuga, distanti fino a 800 metri l'una dall'altra, rendono difficile l'assistenza e l'arrivo dei veicoli di soccorso. Mancano inoltre, in entrambe, i servizi radio e gli altoparlanti, per poter informare gli autisti in caso di crisi.
Anche a Castelletto (Liguria), mancano idranti, estintori, e aree per il soccorso stradale.
La maggior parte delle gallerie italiane, ricorda l'Adac, sono di proprietà privata. Autostrade per l'Italia è uno dei maggiori operatori di strade, e gestisce sei dei tunnel testati. La società è inoltre ripetutamente vittima di critiche per le sue infrastrutture.
La preoccupazione principale dell'associazione tedesca è che gli operatori privati non realizzino i necessari lavori di ristrutturazione in modo sufficiente, nel prossimo futuro. In particolare, i miglioramenti che potrebbero essere implementati rapidamente, dovrebbero essere affrontati immediatamente. «La sicurezza del traffico non deve essere rimandata» conclude l'Adac.
L'Adac ha ispezionato complessivamente 16 tunnel: in Italia, in Croazia e in Austria. Tutte le gallerie austriache hanno superato il test e anche quelle croate sono complessivamente «solide», anche se una delle tre sottoposte al controllo non rispetta i criteri europei.