Dopo giorni di preoccupazione, la tensione nella regione del Donbass sembra allentarsi
KIEV - La Russia ha annunciato in giornata di aver ordinato il ritiro delle proprie truppe stazionate vicino alla zona di confine con l'Ucraina, mettendo così fine all'accumulo di migliaia di soldati che aveva allarmato, oltre a Kiev, anche la Nato.
Lo ha riferito l'agenzia di stampa Reuters, riprendendo le parole del Ministro della Difesa russo, Serghiei Shoigum, che ha dichiarato la fine di ciò che è stata definita come «un'ispezione» delle zone di confine.
«Credo che gli obiettivi dell'ispezione siano stati pienamente raggiunti. Le truppe hanno dimostrato la loro capacità di fornire una difesa credibile per il paese», ha spiegato Shoigu.
Per il momento, i paesi membri della Nato non hanno commentato la decisione, ma un ritiro delle truppe russe sarà probabilmente accolto con favore, vista la preoccupazione che aleggiava intorno ad un possibile aumento delle ostilità.
In precedenza, in un tweet, il presidente Volodymyr Zelenskiy ha detto che l'Ucraina «accoglie con favore qualsiasi passo per diminuire la presenza militare e stabilizzare la situazione nel Donbass», aggiungendo di essere grata «ai partner internazionali per il loro sostegno».
Nella regione, lo ricordiamo, le truppe ucraine combattono con i separatisti dal 2014, in un conflitto che ha causato oltre 14'000 vittime.