Il Cremlino, dal canto suo, ha accusato gli Stati Uniti e la NATO di trasformare l'Ucraina in una «polveriera»
BRUXELLES - La Nato ha denunciato oggi l'aumento delle truppe russe al confine con l'Ucraina, invitando il Cremlino a ritirare i soldati dalla regione.
Lo ha dichiarato il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ripreso dall'agenzia AP.
Il politico norvegese ha poi aggiunto che l'Ucraina avrà tutto il sostegno della Nato nel conflitto che colpisce, ormai da anni, la regione del Donbass, e che nelle ultime settimane è stato caratterizzato da un aumento delle ostilità, per poi ribadire che la Nato «non riconosce e non riconoscerà l'annessione illegale e illegittima della Crimea da parte della Russia».
«Nelle ultime settimane, la Russia ha spostato migliaia di truppe ai confini dell'Ucraina, la più grande mobilitazione dal 2014» ha spiegato Stoltenberg in una conferenza stampa con il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, definendo tale azione «inspiegabile, ingiustificata e profondamente preoccupante».
«La Russia deve porre fine a questa mobilitazione militare, fermare le sue provocazioni e portare così ad una diminuzione immediata della tensione», ha poi detto Stoltenberg.
Kuleba, dal canto suo, ha chiesto ulteriori sanzioni economiche alla Russia e più sostegno militare all'Ucraina. «Abbiamo bisogno di misure che scoraggino la Russia e che contengano le sue intenzioni aggressive», ad esempio «un nuovo ciclo di sanzioni», ha dichiarato il Ministro.
La Russia respinge le critiche
Il Cremlino, dal canto suo, ha accusato gli Stati Uniti e altri paesi della NATO di aver trasformato l'Ucraina in una «polveriera».
«È naturale che se la situazione si dovesse aggravare noi agiremmo per garantire la nostra sicurezza e la sicurezza dei nostri cittadini, ovunque essi siano», ha detto il vice ministro degli Esteri Sergei Ryabkov, citato dalle agenzie di stampa russe.
«Ma saranno Kyiv e i suoi alleati in Occidente ad essere interamente responsabili delle conseguenze di un'ipotetica esacerbazione» ha poi aggiunto.
La Russia non ha poi negato l'accumulo di truppe lungo il confine, ma i funzionari hanno detto che non aveva alcuna intenzione di andare in guerra con l'Ucraina.