La strategia del gruppo finanziario Vanguard mira a spingere più lavoratori a vaccinarsi, senza imporre un obbligo
Secondo l'azienda, il vaccino è l'arma migliore per contenere la diffusione del coronavirus
VALLEY FORGE - Invece d'imporre un obbligo, il gigante degli investimenti Vanguard Group ha dichiarato che darà 1'000 dollari ai propri dipendenti che si faranno vaccinare contro il coronavirus.
Un portavoce della società finanziaria, che si occupa d'investimenti, ha dichiarato all'emittente britannica BBC che il personale ha tempo fino a ottobre per dimostrare di essere stato vaccinato, per poter ottenere l'incentivo monetario.
Si tratta di una politica nuova, che emerge tra i diversi approcci intrapresi dalle grandi aziende sul tema del vaccino nel rapporto tra datori di lavoro e dipendenti. Microsoft e Google, ad esempio, hanno recentemente annunciato l'arrivo di un'imposizione: tutto il personale dovrà essere vaccinato. Walmart, dal canto suo, ha chiesto almeno ai dirigenti di vaccinarsi, ma non a tutto il personale. Altri giganti come Amazon e Apple, invece, non hanno al momento introdotto alcuna politica del genere.
«L'arma migliore» contro il Covid
Vanguard ha circa 16'500 lavoratori negli Stati Uniti, e ha già ribadito in passato la propria linea: i vaccini sono «il modo migliore» per contenere la diffusione del Covid, e della variante Delta, e per questo è importante che il personale sia vaccinato.
Da qui nasce la decisione di offrire un incentivo a coloro che «si prendono il tempo di proteggere se stessi, gli altri, e intere comunità, facendosi vaccinare» ha spiegato il portavoce.
Le autorità statunitensi, che sono confrontate da mesi con un forte rallentamento del tasso di vaccinazione, hanno già ribadito l'importanza del ruolo dei privati nella campagna vaccinale, in particolare delle aziende più grandi.
Le proteste dei sindacati
La decisione di Vanguard schiva - almeno in parte - anche il recente dibattito che si è creato attorno a un obbligo vaccinale all'interno delle aziende.
Diversi sindacati come la United Food and Commercial Workers International Union, infatti, si sono recentemente opposti con forza a un obbligo di vaccinazione, sostenendo che si tratta di una politica che «viola i diritti dei lavoratori».
Secondo loro, bisogna introdurre una politica che assicuri «che i diritti dei lavoratori siano protetti» e che venga attuata «in modo equo». È invece inaccettabile un mandato del tipo «o ti vaccini, o te ne vai».