Dopo 40 anni di divieto, non verrà più richiesto l'orientamento sessuale dei donatori
PARIGI - Il diritto di aiutare. È quanto hanno guadagnato gli omosessuali francesi. Dal 16 marzo potranno donare il proprio sangue senza osservare un periodo di astinenza sessuale. Tuttavia, se nel formulario non verrà chiesto che tipo di rapporti hanno, verrà comunque chiesto se è in corso l'assunzione di farmaci Prep.
Dagli anni Ottanta, quando era scoppiata l'epidemia di Aids, gli uomini omosessuali avevano perso il diritto di donare il sangue, perché c'era il rischio che venisse trasmesso il virus dell'Hiv. Per 36 anni il divieto è rimasto in vigore, poi dal 2016 la situazione ha cominciato ad allentarsi e dal 16 marzo nei formulari di ammissione alla donazione non verranno più richieste informazioni sull'orientamento sessuale del donatore e per gli uomini omosessuali non sarà più necessario osservare un periodo di astinenza prima di sottoporsi all'ago.
Ai pazienti verrà comunque richiesto se assumono droghe o se hanno più partner sessuali. Ma nel formulario ci sarà una domanda in più, che disturba le associazioni LGBTQ+. Come riporta France3, il donatore dovrà dichiarare se si sta sottoponendo a una Profilassi pre esposizione (Prep), una cura farmacologica assunta da chi è siero negativo, ma che ha il rischio di contrarre l'Hiv.
Dès le 16 mars, tous les français, quelles que soient leurs orientations sexuelles, pourront donner leur sang !
— Olivier Véran (@olivierveran) January 11, 2022
Nous mettons fin à une inégalité qui n’était plus justifiée. #DonDeSang🩸 pic.twitter.com/wjnd1ylqt1