Oggi è iniziato un nuovo ciclo di test di massa. Ieri sono stati registrati 32 casi nella capitale
PECHINO - Pechino non vuole diventare come Shanghai, dove gli abitanti sono chiusi in casa da quasi un mese. La capitale ha dato il via oggi a nuovi test di massa, che andranno a coprire quasi tutta la popolazione (20 milioni su 23). Nella giornata di ieri la capitale ha registrato 32 contagi (e un asintomatico).
Il timore è quello di ritrovarsi come la città di Shanghai, che nonostante un mese di rigido lockdown conta ancora 17'000 casi al giorno e 52 decessi (dati di ieri). La paura è anche legata all'approvvigionamento, che per molti cittadini di Shanghai, soprattutto anziani, è tutt'oggi difficoltoso.
Per evitare di farsi cogliere impreparati gli abitanti della capitale hanno preso d'assalto i supermercati; questi ultimi hanno esteso gli orari di apertura per far fronte al flusso di clienti. Nonostante ciò, nella giornata di oggi si sono formate lunghe code davanti ai negozi di alimentari. Stando a Beijing Daily, l'app per acquistare generi alimentari Meituan Maicai ha visto gli ordini triplicare nella sola giornata di ieri. Xinfadi, il più grande mercato alimentare all'ingrosso di Pechino ha registrato un aumento del 14% in un solo giorno, raggiungendo così la vendita di 19'500 tonnellate di verdure.
I funzionari locali hanno raccomandato la calma, rassicurando in merito alla fornitura di cibo. Ma c'è chi ha comunque preferito fare scorte di qualsiasi genere, dalle uova alla onnipresente carta igienica, come dimostrano le immagini.