La condizione posta da Putin nell'incontro con Erdogan. «La Turchia è pronta a mediare negoziati diretti»
MOSCA - La Russia «è pronta a tornare all'accordo sul grano» ma solo quando le controparti applicheranno i punti che prevedono la rimozione degli ostacoli alle esportazioni di cereali e fertilizzanti russi. Lo ha ribadito il presidente Vladimir Putin in una conferenza stampa congiunta con quello turco Recep Tayyip Erdogan dopo il loro incontro a Sochi.
Anche Erdogan ha confermato le intenzioni del Cremlino. «La Russia è pronta per il rilancio dell'iniziativa (sull'esportazione di grano) del mar Nero. Abbiamo preparato alcune proposte assieme all'Onu. Credo che con questo processo si potranno ottenere risultati positivi e in tempi brevi», ha precisato Erdogan durante la conferenza stampa congiunta con Putin, a Soci, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt.
Le alternative proposte rispetto all'accordo sul grano non sono «sostenibili, sicure e permanenti» quanto l'iniziativa del Mar Nero, ha aggiunto il presidente turco, come riporta Anadolu.
Grano gratis all'Africa
Nelle prossime settimane la Russia finalizzerà i preparativi per inviare gratuitamente grano a sei Paesi africani poveri, ha dichiarato Putin, precisando che a ciascuno di questi Paesi saranno fornite dalle 25'000 alle 50'000 tonnellate di cereali. Quest'anno, ha aggiunto Putin, si prevede in Russia un raccolto di 130 milioni di tonnellate di grano, di cui 60 milioni potranno essere esportati.
Dal canto suo, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che la Turchia è pronta a fare ciò che è necessario per mandare grano russo ai Paesi africani in via di sviluppo. «Putin ha detto: 'Abbiamo completato i lavori logistici per mandare 1 milione di tonnellate di grano ai Paesi poveri'. E noi abbiamo detto: 'In quanto Turchia, ci sentiamo responsabili di qualunque dovere ricada su di noi'».
«Mi auguro che compiendo passi come Russia, Turchia e Qatar per trasportare farina verso i Paesi africani saremo al fianco di questi Paesi», ha aggiunto Erdogan, dopo che Putin ha menzionato il ruolo di Doha nel piano per mandare un milione di tonnellate di grano russo in Africa.
«Naturalmente, l'Ucraina deve ammorbidire il suo approccio per potere compiere dei passi insieme alla Russia», ha aggiunto il presidente turco, parlando di un possibile rilancio dell'iniziativa che aveva permesso l'esportazione di grano tramite un corridoio sicuro nel Mar Nero.
La mediazione della Turchia
La Turchia è pronta a fare la sua parte affinché Russia e Ucraina abbiano negoziati diretti. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Erdogan ha confermato le intenzioni del Cremlino. «La Russia è pronta per il rilancio dell'iniziativa (sull'esportazione di grano) del mar Nero. Abbiamo preparato alcune proposte assieme all'Onu. Credo che con questo processo si potranno ottenere risultati positivi e in tempi brevi», ha precisato Erdogan.
Le alternative proposte rispetto all'accordo sul grano non sono «sostenibili, sicure e permanenti» quanto l'iniziativa del Mar Nero, ha aggiunto il presidente turco, come riporta Anadolu.
Dal canto suo, Putin ha pure dichiarato che la controffensiva ucraina «è un fallimento». Il presidente russo ha ricordato che bozze di accordo tra Mosca e Kiev erano state raggiunte lo scorso anno con la mediazione della Turchia, ma poi il governo ucraino «le ha gettate nella spazzatura». Ora ci sono iniziative di cui si parla, ha aggiunto Putin, ma non sono state discusse con Mosca, e quindi «non percepiamo nulla di nuovo», ha affermato.