Il leader nordcoreano ha lanciato un avvertimento al «principale nemico» del Paese chiedendo di rafforzare la deterrenza nucleare
PYONGYANG - Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha chiesto un rafforzamento del deterrente nucleare e ha avvertito che non esiterà ad «annientare» la Corea del Sud, il «principale nemico» del paese. Lo hanno riferito i media statali.
Kim, accompagnato da alti funzionari del partito e dell'esercito, ha visitato diverse fabbriche di armi e munizioni nel paese e nell'occasione - riporta l'agenzia ufficiale di Stato Kcna - ha dichiarato che la priorità di Pyongyang deve essere quella di «rafforzare innanzitutto le capacità militari di autodifesa e la deterrenza nucleare».
La Corea del Nord non scatenerà un conflitto «unilateralmente», ha affermato il numero uno nordcoreano, ma «non intende nemmeno evitare una guerra». «Se la Corea del Sud userà le sue forze armate contro la Corea del Nord o ne minaccerà la sovranità e sicurezza, non esiteremo ad annientarla.
Le due Coree sono ancora tecnicamente in guerra dalla fine del conflitto nel 1953, conclusosi con un armistizio e non con un trattato di pace. Per più di 70 anni, la penisola ha vissuto periodi alternati di forti tensioni e relativo rilassamento. La loro relazione è attualmente al punto più basso degli ultimi decenni.
L'anno scorso, la Corea del Nord ha sancito il proprio status di potenza nucleare nella sua Costituzione e ha lanciato diversi missili balistici intercontinentali, in violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite.
Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone accusano inoltre Pyongyang di violare le sanzioni internazionali perché sta inviando missili alla Russia, in guerra con l'Ucraina.