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SLOVACCHIATutte le speculazioni dopo l'aggressione al premier Fico

16.05.24 - 17:36
La macchina della disinformazione si è subito messa in moto tra fake news e notizie errate.
AFP
Fonte ATS ANS
Tutte le speculazioni dopo l'aggressione al premier Fico
La macchina della disinformazione si è subito messa in moto tra fake news e notizie errate.

BRATISLAVA - All'indomani dell'attentato al premier slovacco Robert Fico, la macchina della disinformazione è entrata in azione. «Nel giro di poche ore, decine di migliaia di utenti dei social media hanno attribuito la responsabilità delle violenze a una combinazione di agenti dell'Ue e dell'Ucraina», scrive l'Atlantic Council.

La disinformazione ha anche una dimensione nazionale, come dimostrano le fake news circolate in rete che collegano il tentato omicidio al partito di opposizione Slovacchia Progressista. Sui social media, scrive l'organizzazione slovacca Demagog, partner di fact-checking per Meta, sono circolati alcuni post con una foto dell'aggressore di Fico, che lo ritrae con Martin M. Šimečka, giornalista e padre del leader di Slovacchia Progressista Michal Šimečka. Tuttavia, osserva Demagog, l'uomo nella fotografia non assomiglia a Šimečka. La fotografia sarebbe stata scattata in occasione della presentazione del libro di Streltsov e l'uomo nella foto era il suo testimonial.

A scendere in campo contro la proliferazione delle fake news, anche la polizia slovacca che, a più riprese, ha denunciato su facebook le "molte informazioni non verificate sull'attentato avvenuto a Handlova" apparse sui social network, rivolgendo diversi appelli ai cittadini ad «astenersi da commenti di odio» riguardanti l'attentato.

La Slovacchia si era scoperta particolarmente esposta alla disinformazione, inclusa quella generata con l'intelligenza artificiale, soprattutto durante la campagna elettorale dell'ottobre scorso che aveva portato alla vittoria di Smer, il partito di Fico. Il caso più eclatante aveva riguardato la diffusione di un file audio in cui si sente il candidato di opposizione Šimečka, discutere con una giornalista, Monika Tódová, di voti della minoranza rom che il suo partito, Slovacchia progressista, avrebbe comprato. Una registrazione che, secondo diverse organizzazioni di fact checking, è in realtà un deepfake.

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