Cerca e trova immobili

INDIARivolte a Nuova Delhi: i morti salgono ad almeno 20

26.02.20 - 11:23
Gli scontri fra gruppi indù e musulmani sono arrivati a un climax di violenza, instaurato il coprifuoco
Keystone
Fonte Ats ans
Rivolte a Nuova Delhi: i morti salgono ad almeno 20
Gli scontri fra gruppi indù e musulmani sono arrivati a un climax di violenza, instaurato il coprifuoco

NUOVA DELHI - È di almeno 20 morti e 189 feriti il bilancio delle violenze fra gruppi musulmani e indù nella capitale indiana New Delhi, lo comunica l'agenzia stampa Reuters.

Rivoltosi armati di pietre, sciabole e talvolta anche pistole stanno seminando da domenica caos e terrore nelle aree periferiche a maggioranza musulmana nel nordest della megalopoli, a una decina di chilometri dal centro. Gli scontri tra induisti e musulmani sono scaturiti da proteste contro una discussa nuova legge sulla cittadinanza.

«Da questa sera il coprifuoco» - l governatore di Delhi, Arwind Kejriwal, ha chiesto questa mattina il coprifuoco e l'intervento dell'esercito nelle aree est della capitale colpite dai disordini e dagli scontri che finora hanno provocato almeno 20 morti e quasi 200 feriti.
 
La tensione resta altissima nelle aree colpite, anche se sinora non si sono registrati altri incidenti. Durante la notte c'è voluta un'ingiunzione dell'Alta Corte di Delhi perché agenti di polizia creassero un corridoio di sicurezza per permettere a 20 feriti, sino a quel momento trattati in un ambulatorio di quartiere, di essere trasferiti in ospedale.

Violenze più gravi dal 1984

Le violenze sono le più gravi registrate a Delhi dal 1984: gli scontri, iniziati domenica pomeriggio tra manifestanti favorevoli alla legge sulla cittadinanza e oppositori, sono degenerati nei due giorni successivi in una serie di attacchi da parte di gruppi organizzati e anche con armi da fuoco, che si sono scatenati contro le comunità musulmane di quelle aree, devastando e bruciando negozi, case, laboratori, moschee e spesso aggredendo selvaggiamente le persone in strada.

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE