Ucciso anche l'assalitore, «un simpatizzante dell'Isis». Ma è caccia ai complici. Gli attentatori sarebbero «almeno quattro»
«Restate a casa» è l'invito alla popolazione. Forze speciali ed esercito presidiano la città. Chiuse le scuole dell'obbligo.
VIENNA - Erano circa le 20 quando, nella zona vicina a Schwedenplatz, un uomo ha iniziato a sparare contro le persone. È stato l’inizio di un attacco terroristico che ha colpito la città di Vienna in ben sei punti, in una serata in cui la popolazione si stava godendo bar e compagnia, alla vigilia del lockdown.
E il bilancio delle vittime - ne erano state annunciate tre nella conferenza stampa delle 6 - è salito a quattro. Lo ha annunciato il ministro degli interni austriaco Karl Nehammer, citato dall'agenzia di stampa tedesca Dpa. Una donna colpita in Ruprechtsplatz - secondo quanto riferisce ORF la cameriera di un locale - è morta durante la notte in ospedale a causa delle ferite riportate. Un uomo è deceduto sul posto, nella zona del Fleischmarkt. Le altre due vittime sono un uomo che era stato gravemente ferito sulla Franz-Josefs-Kai e una donna (tra i 40 e i 50 anni), deceduta nella notte nella clinica del distretto di Ottakring.
Le persone rimaste ferite nell’attacco sono 17. Sei verserebbero in gravi condizioni.
Secondo quanto riferito dal capo della polizia di Vienna, Gerhard Pürsti, un attentatore - «simpatizzante dell’Isis» - sarebbe stato neutralizzato dagli agenti alle 20.09, nove minuti dopo l’inizio del bagno di sangue.
In azione nella città ci sono le forze speciali Vega e Cobra, ma è sceso in strada anche l'esercito che presidia i luoghi sensibili della città. Secondo quanto riferisce la Kronen Zeitung, la polizia ha condotto «diverse perquisizioni» in abitazioni di persone collegate all’attentatore ucciso. Ci sarebbero anche «diversi arresti». La tedesca Ntv, citando gli inquirenti austriaci, parla di «almeno quattro attentatori».
E già ieri sera le autorità locali hanno creato un link su cui hanno chiesto alla popolazione di caricare foto e video di quanto stava accadendo in città, anziché condividerli online. «Abbiamo oltre ventimila video dell’attacco da esaminare», ha spiegato il direttore generale per la sicurezza pubblica Frank Ruf, citato dalla CNN. «Trentacinque persone hanno finora visionato il 20% dei video».
Nella mattinata di oggi è prevista una seduta speciale, in seguito alla quale il cancelliere Sebastian Kurz si rivolgerà alla nazione con un discorso.
Nel frattempo la Bild scrive che gli inquirenti ritengono "probabile" che i post di un jihadista postati lunedì su Instagram - in cui annunciava il suo gesto - siano dell'attentatore rimasto ucciso nell'agguato a Vienna.