Le squadre di soccorso scavano con pale a vanghe alla ricerca di sopravvissuti. 120 persone risultano ancora disperse
RIO DE JANEIRO - Pioggia, smottamenti e morti. Il bilancio delle vittime nella città di Petrópolis è salito a 176 e quasi 120 persone risultano ancora disperse. Le precipitazioni e il vento che si sono abbattuti ancora durante il fine settimana non hanno facilitato le ricerche e la speranza di trovare dei sopravvissuti si fa sempre più piccola.
Lo scenario è apocalittico e il governatore di Rio De Janeiro ha affermato che quanto avvenuto è simile all'esplosione di una bomba. Un migliaio di persone sono state collocate in diverse scuole e parrocchie e gli impianti di fornitura delle acque sono tornati a pieno regime. Una tempesta di vento e acqua ha colpito la città di vacanza tra i monti brasiliani e ha causato centinaia di frane, che hanno sommerso e abbattuto diverse abitazioni.
Nel fango sono finora stati rinvenuti 176 corpi e 143 di questi sono stati identificati. Tra questi, si contano almeno 27 bambini e adolescenti. I soccorsi sono ancora al lavoro: 117 persone risultano disperse. E la pioggia che continua a battere non facilita la ricerche e il terreno instabile non permette l'uso di macchinari pesanti. Si scava con vanghe e pale e 41 cani da fiuto ispezionano varie aree della città.
Come ha dichiarato all'agenzia di stampa Roberto Amaral, coordinatore del gruppo di soccorso speciale dei vigili del fuoco, «si lavora come formiche». Le autorità hanno affermato che è improbabile che qualcuno venga trovato vivo.