Molti i danni in un Paese che non si è ancora ripreso dal tragico impatto con l'uragano Maria nel 2017
SAN JUAN - Un risveglio al buio, con piante e pali della luce sradicati dalla furia degli elementi È iniziata così, per la stragrande maggioranza della popolazione di Porto Rico, il lunedì post-passaggio dell'uragano Fiona. La tempesta tropicale questo fine settimana, e soprattutto domenica, ha investito con i suoi venti a 120 km/h e le sue piogge torrenziali la totalità dell'isola.
Al momento, riporta il Washington Post, l'elettricità sta cominciando a ritornare nelle case dei 3.2 milioni di portoricani e - con essa - iniziano ad arrivare anche le foto dei danni causati dal fortunale. In questo momento, comunque, circa 1.3 milioni di persone restano però ancora al buio.
Oltre alle alluvioni che hanno interessato alcune delle aree e delle strade del Paese, così come gli smottamenti di fango e detriti, a preoccupare sono anche i pali e le linee della luce divelti, in grado di folgorare chiunque ci si avvicini.
Fiona, è importante ricordarlo, arriva con chirurgica precisione quasi a 5 anni esatti da un'altra tempesta, Maria, fra le più letali della storia. Nel 2017, la tempesta aveva ucciso 3'000 persone e lasciato il Porto Rico in ginocchio e parzialmente al buio per mesi. Un lustro, e diversi miliardi in aiuti, dopo non si può dire che il Paese si sia davvero ripreso.
Al momento il bilancio, seppur distruttivo, dell'ultima tempesta pare non essere assolutamente paragonabile. «Piccolo o grande che sia, qualsiasi uragano che arriva qui riporta alla memoria quei giorni», ha confermato al Post un'infermiera di 23 anni di San Juan, «e non sono solo io, anche i miei amici soffrono da stress post traumatico».
Dopo che Fiona avrà lasciato il Porto Rico, confermano i meteorologi, crescerà d'intensità mentre si dirige verso la Costa Est della Repubblica Domenicana. Al momento si tratta dell'unico grande evento meteorologico di una stagione, per quanto riguarda gli uragani, per quanto riguarda gli uragani.