Un'allerta, quasi subito rientrata, indicava un potenziale pericolo per la popolazione dell'isola settentrionale di Hokkaido
PYONGYANG - Un nuovo test missilistico nordcoreano, compiuto giovedì mattina, ha seminato caos e paura nell'isola settentrionale giapponese di Hokkaido. La popolazione ha infatti ricevuto un avviso dal sistema di allarme J-Alert, gestito dal governo di Tokyo, in merito a un potenziale pericolo.
Intorno alle 8 mattina (l'una in Svizzera) milioni di cittadini hanno ricevuto l'informazione che un missile nordcoreano a lungo raggio fosse diretto nei dintorni o direttamente a Hokkaido. In pochi minuti, però, l'allarme è rientrato. «L'avviso J-Alert è stato emesso per informare i cittadini del pericolo di un missile in caduta così da dare priorità alla sicurezza dei cittadini» ha dichiarato un portavoce governativo. Il quale ha negato che ci sia stato un errore nelle previsioni che hanno portato all'allerta: «Non abbiamo corretto le informazioni fornite da J-Alert».
Lo stesso portavoce ha spiegato che il missile lanciato dalla Corea del Nord è scomparso dai radar subito dopo essere stato rilevato e che analisi compiute in un secondo momento hanno stabilito che in nessun modo avrebbe potuto raggiungere il territorio giapponese. Il missile è in effetti caduto nelle acque del Mare d'Oriente, come confermato dalla Corea del Sud.
Non si tratta tuttavia di un caso isolato: come ricorda il quotidiano britannico Guardian: lo scorso mese di ottobre un missile sorvolò effettivamente il Giappone ma l'allerta arrivò così in ritardo che la maggior parte degli abitanti dell'arcipelago non ne vennero a conoscenza a pericolo cessato, quando il vettore si schiantò nel Pacifico. A novembre fu invece inviato un avviso errato per un altro missile localizzato sui cieli giapponesi, ma questo non corrispondeva al vero.
Tornando al lancio odierno: secondo lo Stato maggiore della Corea del Sud oggi potrebbe essere stato impiegato un nuovo tipo di missile balistico, «forse a combustibile solido». Questa è una tecnologia che viene perseguita da molto tempo dai tecnici di Pyongyang.