Il patriarca è stato giudicato «esecutore o complice delle gravi violazioni dei diritti umani» in Ucraina
VILNIUS - Il ministero degli Esteri di Tallinn ha comunicato oggi una lista di 67 cittadini russi accusati di mancato rispetto dei diritti umani e della persecuzione dell'oppositore Vladimir Kara-Murza, ai quali è fatto divieto di entrare in Estonia. Tra di essi, vi è il nome del patriarca della Chiesa ortodossa russa, Kirill.
Commentando la decisione, il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna, ha affermato che i divieti d'ingresso sono stati imposti a queste persone in quanto esecutori o complici della gravi violazioni dei diritti umani.
«Il patriarca Kirill - ha detto Tsahkna - è uno dei più grandi sostenitori dell'ideologia di Putin. Finalmente è stato inserito nella lista nera, in quanto ha giustificato e favorito la guerra contro l'Ucraina». Tsahkna ha chiesto a tutti i Paesi alleati di emettere analoghi divieti d'ingresso «nei confronti di tutti i sostenitori e autori dei crimini della Russia».
Tsahkna ha inoltre aggiunto che l'Estonia continuerà a lavorare per il rilascio incondizionato e immediato di tutti i prigionieri politici in Russia e per chiedere conto agli organizzatori delle repressioni.