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È in stato di fermo la 45enne accusata di aver strangolato il bimbo di un anno. I due sarebbero rimasti soli in casa per un'ora
VOGHERA - Iniziano a delinearsi i contorni della terribile tragedia avvenuta questa mattina a Voghera, in provincia di Pavia. Ha 45 anni la donna che ha strangolato il figlio di appena un anno. A chiamare i soccorsi, contrariamente a quanto emerso in un primo momento, sarebbe stata la madre della protagonista dell'episodio, che una volta entrata in casa ha trovato il piccolo senza vita.
Erano circa le 9 quando è arrivata la richiesta di aiuto. Una volta sul posto, la squadra di pronto intervento non ha potuto fare altro che constatare il decesso del bimbo. Ai carabinieri la donna ha ammesso le proprie responsabilità: «Ho ucciso mio figlio» avrebbe detto ai militari. Ora si trova in stato di fermo all'ospedale Policlinico San Matteo di Pavia, dove è stata trasportata in stato di choc. La Procura pavese prenderà provvedimenti nelle prossime ore, non appena sarà possibile svolgere l'interrogatorio alla presenza di un avvocato. La donna si trova nel reparto di psichiatria.
Non è chiaro cosa abbia spinto la 45enne, che lavora come impiegata, a commettere il delitto. I media italiani spiegano che, al momento della tragedia, madre e figlio erano soli in casa: il compagno era uscito da circa un'ora per andare al lavoro. I vicini di casa spiegano che la famiglia stava seguendo la donna molto da vicino negli ultimi tempi.
