Colpiti il sud della Russia e la Crimea. Il bilancio provvisorio è di due morti e una decina di feriti
Sono 1,9 milioni le persone rimaste senza elettricità nel sud della Russia, in Crimea e nelle regioni ucraine occupate a causa di un uragano che le ha colpite nelle ultime ore. Lo ha reso noto il ministero dell'Energia citato dall'agenzia Tass.
Il bilancio, ancora provvisorio, è di due morti e 10 feriti, secondo i servizi di emergenza.
Una vittima è segnalata in Crimea e una a Sochi. La tempesta, con venti che ieri hanno raggiunto i 40 metri al secondo, ha distrutto i tetti di case, sradicato alberi, inondato abitazioni e provocato seri danni alle strutture turistiche sulle spiagge della Crimea. Una cinquantina di voli in partenza e in arrivo agli aeroporti di Mosca sono stati cancellati.
Il presidente del Parlamento della Crimea, Vladimir Konstantinov, ha detto che si spera che l'acqua comincerà a defluire dalle zone abitate a partire da questa sera, ma il processo richiederà ancora «diversi giorni». «Quello che abbiamo visto - ha aggiunto Konstantinov - è stato un Armageddon. Non si ricordano venti e onde di tale forza».
«Il maltempo ha causato interruzioni di corrente in più di 2.000 città e villaggi in 16 regioni dell'Ucraina e ha bloccato anche il traffico stradale». Lo ha riferito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky pubblicando su X alcune immagini che mostrano le conseguenze del maltempo che si è abbattuto sul Paese.
«Sono grato a tutti i soccorritori, agli operatori dei servizi pubblici, alla Polizia nazionale, alle autorità locali e agli ingegneri che lavorano 24 ore su 24 per aiutare le persone», ha aggiunto.