L'uragano si è abbattuto oggi con estrema violenza sulla Giamaica.
KINGSTON - Case distrutte, strade allagate e alberi sradicati. Questo è lo scenario apocalittico dopo il passaggio dell'uragano Beryl sulla costa meridionale della Giamaica. E se il numero delle vittime è ancora incerto (si contano 10 morti, ma il bilancio potrebbe peggiorare durante le prossime ore), la tempesta tropicale ha continuato il tragitto scatenando la sua violenza sulle isole Cayman.
Le preoccupazioni degli esperti però riguardano i possibili sviluppi dell'uragano. Domani Beryl approderà sulla penisola dello Yucatán in Messico riducendo la forza fino a categoria due. E dopo il Centro America, secondo le previsioni, l'uragano potrebbe puntare sul Texas meridionale. Il National Hurricane Center ha lanciato l'allarme: la tempesta potrebbe rafforzarsi sulle calde acque del Golfo e raggiungere gli Stati Uniti con una forza pari o prossima a quella di un uragano.
Nel frattempo almeno 33'700 turisti hanno lasciato lo Stato messicano di Quintana Roo questa settimana, dopo la conferma dell'impatto dell'uragano Beryl. Attualmente le autorità stimano la presenza di circa 348mila visitatori in tutte le destinazioni della regione.
Secondo il ministero del Turismo locale, a Tulum e Felipe Carrillo Puerto, i comuni dove si prevede che l'uragano colpirà nelle prime ore di venerdì 5 luglio, ci sono circa 30mila viaggiatori. Alcune zone sono in fase di evacuazione e sull'isola di Holbox saranno messi a disposizione mezzi di trasporto per chi vorrà ritornare sulla terraferma.
Le autorità stimano che il numero giornaliero di visitatori è diminuito dell'8,8% rispetto all'inizio della settimana, quando se ne erano registrati complessivamente 382mila, soprattutto nella zona nord di Quintana Roo. Per la loro tutela e sicurezza si tengono tavoli di lavoro con le associazioni alberghiere, con l'obiettivo di individuare i rifugi disponibili e le linee di intervento da seguire.