Donne e minoranze sono meno rappresentate rispetto agli esecutivi guidati da Truss e Johnson
LONDRA - Si completa con la nomina di viceministri e sottosegretari la compagine di governo Tory del neo premier Rishi Sunak, subentrato questa settimana all'effimera Liz Truss.
Un team trasversale, secondo i media, in termini di dosaggio di poltrone tra le varie fazioni e correnti di un Partito Conservatore lacerato da mesi, alla ricerca di una qualche unità interna per evitare il collasso della legislatura; ma nel quale la differenza di genere e quella etnica si ridimensionano rispetto a un recente passato d'accelerazione multiculturale fra i ranghi della destra britannica, a sfavore di donne e minoranze: al di là della nomina storica dello stesso Sunak a primo capo di governo della storia isolana le cui radici familiari (indiane) appartengono a un'ex colonia dell'impero che fu.
Le ultime designazioni annunciate da Downing Street riguardano fra l'altro l'ex ministra dei Trasporti, Anne-Marie Trevelyan, e l'ex numero 2 del Tesoro, Chris Philp, entrambi già stretti alleati di Truss: "demansionati", come riporta la BBC, rispettivamente a viceministra degli Esteri e a sottosegretario dell'Ufficio di Gabinetto, organismo chiave di coordinamento della attività fra i vari ministeri affidato tradizionalmente alla guida del cancelliere del Ducato di Lancaster, ruolo ministeriale di spicco andato adesso all'ex johnsoniano Oliver Dowden.