È possibile? Un professore di diritto costituzionale ha dei dubbi al riguardo.
ZURIGO - Una settimana fa nessuno lo avrebbe creduto possibile. La più grande banca svizzera ha inglobato la seconda più grande. E la Confederazione ha messo a disposizione una pioggia di miliardi di franchi.
Ora la politica chiede un cambio di rotta nel sistema di remunerazione. Il Consiglio federale ha annunciato martedì pomeriggio che CS non potrà per il momento pagare alcun bonus.
Ma i parlamentari di PS e PLR non si accontentano e rilanciano: gli ex capi di CS, che sono stati in parte responsabili del declino della banca, dovrebbero restituire i bonus ricevuti. Nel mirino, tra gli altri, gli ex presidenti del consiglio di amministrazione Walter Kielholz e Urs Rohner, nonché gli amministratori delegati Brady Dougan e Tidjane Thiam.
Negli ultimi dieci anni, Credit Suisse ha erogato bonus per 32 miliardi di franchi secondo il "Tages-Anzeiger". Allo stesso tempo la banca ha registrato una perdita di 3,2 miliardi di franchi.
«Legalmente poco plausibile»
Ma è possibile reclamare bonus milionari a distanza di anni? Felix Uhlmann, professore di diritto costituzionale all'Università di Zurigo ha i suoi dubbi: «Comprendo la preoccupazione, ma legalmente è difficile».
Non esiste una base giuridica in tal senso, spiega. «Se il Parlamento dovesse emanare una legge per il rimborso dei bonus, commetterebbe una violazione della costituzione a causa dell'effetto retroattivo».
Non tutti sono dello stesso parere. Marc Chesney, professore all'Institute for Bancing and Finance dell'Università di Zurigo, risponde: «Dove c'è volontà politica c'è un modo».
«Deve essere possibile»
Anche la politica è dello stesso parere. Il co-presidente del PS, Cédric Wermuth, afferma: «Deve esserci un modo per ritenere l'ex dirigenza responsabile della debacle finanziaria». Non si tratta dunque di scomodare i dipendenti, ma «i decisori ai vertici». Il Consiglio federale ha dato fondo a tutti i mezzi legalmente a sua disposizione per consentire l'acquisizione di CS da parte di UBS. «Quindi è possibile anche pensare a un rimborso di bonus».
Anche il PLR è favorevole a chiedere rimborsi all'ex dirigenza. Il membro del Consiglio degli Stati ed esperto di diritto costituzionale Andrea Caroni (PLR) fa riferimento alla legge bancaria secondo cui le banche di rilevanza sistemica sono obbligate ad «apporre in modo vincolante una riserva» ai loro sistemi di remunerazione, secondo la quale il diritto al bonus può essere limitato nel caso di aiuto da parte dello Stato. «La banca ha quindi una base interna per limitare immediatamente i bonus e, a seconda di come è strutturata la riserva, recuperarli almeno in parte, in base alla normativa vigente».