Lo rileva un'analisi di UBS. Il rendimento medio mensile, netto, si è attestato allo 0.7%
ZURIGO - Giugno positivo per le casse pensioni svizzere: stando a un'analisi periodica di UBS il rendimento medio, al netto delle spese, si è attestato allo 0,7%.
Per quanto riguarda le singole classi di investimento, sul risultato hanno influito in particolare le azioni straniere (+3,4%) nonché, in misure minore, quelle elvetiche (+0,5%), emerge dalle tabelle pubblicate oggi dall'istituto. Hanno marciato sul posto le obbligazioni svizzere, mentre un risultato negativo è stato generato dagli immobili (-0,1%) e dalle obbligazioni straniere (-1,0%),
Nel periodo in rassegna l'istituto di previdenza più ispirato ha conseguito un rendimento del +1,9%, quello meno accorto (o fortunato) -0,4%. Nel primo caso si trattava di una grande cassa (patrimoni amministrati per oltre 1 miliardo), nel secondo di una realtà di medie dimensioni (fra 300 milioni e 1 miliardo).
«Le azioni sono salite in giugno grazie all'ottimismo dei mercati», commentano gli esperti di UBS. L'ottimismo era basato da un lato sulla possibilità che la Federal Reserve statunitense potesse mettere in pratica uno scenario di atterraggio morbido per l'economia e, dall'altro, sul potenziale dell'intelligenza artificiale, che continua a sostenere l'andamento dei valori tecnologici.
Il ciclo di ritocchi verso l'alto dei tassi di interesse da parte delle banche centrali non sembra però ancora concluso. Stando agli analisti di UBS di conseguenza il potenziale di ulteriori aumenti del corso delle azioni è limitato e l'euforia degli investitori potrebbe evaporare rapidamente. Alla luce delle valutazioni attuali le obbligazioni - soprattutto i segmenti più difensivi e di qualità superiore - presentano un rapporto rischio-rendimento migliore rispetto alle azioni.
Cumulando i dati dei primi sei mesi mesi si ottiene per le casse pensioni svizzere una performance provvisoria del 2023 pari al +3,5%. Nel 2022 il rendimento era stato ampiamente negativo, pari al -9,6%, mentre nel 2021 era stato segnato +8,4%. Va in questo ambito notato che il 2022 è stato il secondo anno peggiore dopo il 2008 (-12,8%). Se si prende come riferimento il 2006 - l'anno in cui UBS ha cominciato a fare i calcoli in questo campo - la performance delle casse pensioni è stata in media del 3,0% all'anno.