La 93esima edizione dei premi si svolgerà il 25 aprile, in ritardo di due mesi
LOS ANGELES - La corsa per gli Oscar entra nel vivo a chiusura dell'anno più orribile di Hollywood: con due mesi di ritardo sul solito calendario, lunedì saranno annunciate le nominations.
"Nomadland" con Frances McDormand è il favorito della vigilia, mentre le polemiche ai Golden Globes che hanno costretto la Hollywood Foreign Press a riformarsi in nome della diversità, fanno sì che le chance di vedere in finale donne e afro-americani siano oggi più alte che mai. La categoria miglior regista potrebbe fare la storia dopo che ai Globes sono entrate in corsa Chloe Zhao di "Nomadland", Emerald Farrell ("Promising Young Woman") e Regina King ("One Night in Miami") e alla fine ha vinto la cinese, seconda donna di sempre dopo Barbra Streisand. Zhao e Farrell sono in corsa anche per il premio della Dag (Directors Guild of America) assieme a Lee Isaac Chung ("Minari"), David Fincher ("Mank") e Aaron Sorkin ("The Trial of the Chicago 7").
Fino a dieci nomination sono in palio per il miglior film, il premio più prestigioso: con "Nomadland", "The Trial of the Chicago 7", "Promising Young Woman", "Minari" e "Mank" hanno la candidatura in tasca, visto il successo ottenuto finora in questa stagione dei premi, e potrebbero vedersela con "Borat Subsequent Moviefilm", "Judas and the Black Messiah", "Ma Rainey's Black Bottom", "One Night in Miami" e "Sound of Metal", i candidati al premio dei produttori, mentre "The Father" e "The Mauritanian" sono piaciuti ai Bafta e l'Academy ha un nutrito gruppo di elettori britannici. Infine "Da Five Bloods", candidato per il miglior cast dalla Screen Actors Guild.
Il film di Spike Lee sul Vietnam potrebbe meritare una candidatura postuma a Chadwick Boseman, in corsa anche per "Ma Rainey". Con lui potrebbero arrivare in finale altri attori afro-americani tra cui la co-star Viola Davis ("Ma Rainey"), Riz Ahmed ("Sound of Metal"), Leslie Odom Jr. (Sam Cooke in "One Night in Miami") e Daniel Kaluuya di "Judas and the Black Messiah", piu' Delroy Lindo ("Da 5 Bloods") e Andra Day, Globo d'oro a sorpresa per "The United States vs Billie Holiday".
"Notturno" di Gianfranco Rosi è entrato nella shortlist dei documentari accanto a Laura Pausini per la miglior canzone originale ("Io Si") di "La Vita Davanti a Se" di Edoardo Ponti che concorre anche per la colonna sonora di Gabriel Yared. Hanno un che di italiano anche le potenziali candidature del documentario a stelle e strisce "Truffle Hunters", girato nelle Langhe e di cui Luca Guadagnino è executive producer, e di "Due" dell'italiano Filippo Meneghetti che la Francia ha portato tra i migliori film stranieri. Più "Pinocchio" di Matteo Garrone grazie al make-up del britannico Mark Coulier.
Una riflessione infine sulle piattaforme in streaming a chiusura di un anno in cui molti film, anziché uscire nelle sale, sono stati consumati tra le mura di casa: Netflix ne ha parecchi in gara per la categoria Best Picture tra cui "The Trial of the Chicago 7," "Mank," "Ma Rainey's Black Bottom" e "Da 5 Bloods," mentre Amazon punta su "One Night in Miami," "Sound of Metal" e "Borat". Ma anche per titoli come "Nomadland" e "Judas and the Black Messiah", usciti in formato limitato al cinema, il grosso dell'audience è stato rispettivamente su Hulu e Hbo.