Omar Wicht, consigliere comunale Lugano
In Ticino ogni anno, centinaia di giovani Ticinesi, vista l’attuale crisi lavorativa e l’incertezza verso il futuro, decidono di emigrare oltre Gottardo. Non e’ giusto che questi ragazzi, nati e cresciuti in Ticino, terminati gli studi, si vedono “sbattere le porte in faccia” e si vedono obbligati ad andarsene dal proprio paese. Un vero fallimento politico Cantonale.
E’ dura da digerire, ma purtroppo i frontalieri continuano ad aumentare, la manodopera locale viene sostituita sempre di più da personale low cost e i nostri figli devono emigrare. E’ inutile negare l’evidenza, la classe politica Cantonale deve fare una seria riflessione perché di questo passo, i nostri giovani ci abbandoneranno tutti.
Il Ticino resterà una specie di “confort zone” per la manodopera d’oltreconfine, ossia uno spazio inutile: entri alla mattina-esci la sera. Non c’è cosa peggiore per un giovane, di perdere fiducia e speranza verso la propria mamma Patria: qui in Ticino è già così da tempo e la situazione quadro peggiora di anno in anno. Dopo una bella campagna elettorale fatta di grandi slogan, è anche ora una volta tanto di passare ai fatti.