Matteo Gilardi, Associazione Momò Skateboarding
MENDRISIO - È da parecchi anni che pratico e che sono appassionato di skateboard, la famosa “tavuleta cui rudel”. Nel corso del tempo questa passione è stata per me fonte di ispirazione, di motivazione e di ampliamento della rete sociale.
Nel ruolo di docente di scuola media lavoro con preadolescenti e adolescenti e posso constatare quotidianamente quanto loro abbiano bisogno di stimoli costanti, sani e condivisi. Tutti sappiamo quanto le dimensioni sportive e ludiche siano fondamentali per uno sviluppo sano e una crescita positiva. Lo skateboard è anche questo. L’universo che si trascina appresso lo skateboard è in costante evoluzione sin dai suoi albori californiani di fine anni ’70. Da subito considerata una pratica originale ha in seguito acquisito credibilità e serietà, conquistando sempre più persone. Dedicati allo skateboard si sono visti nascere parchi esterni ed interni, competizioni, eventi, riviste, fanzine, compagnie, e successivamente, qualche anno fa, il suo inserimento nelle discipline ufficiali dei Giochi Olimpici.
Lo sguardo rivolto al mondo dello skateboard ha maturato negli anni una crescente comprensione e una maggiore accettazione nei suoi confronti, fino a diventare una vera e propria scelta professionale per molte persone e non solamente per gli skaters ma anche per tutti gli attori che sono legati in un modo o nell’altro a quell’universo.
Lo skateboard diventa sempre più un’attività aggregativa, di scambio e di crescita personale. Non riuscirei a riassumere in poche righe tutte le sfaccettature dei suoi micro e macrocosmi. Quello che conta è che Mendrisio e tutta la popolazione circostante, possa vedere la realizzazione di uno skatepark, ed è anche questa una possibilità concreta per la sua crescita. Sono convinto, e insieme a me lo sono molti altri colleghi, amici e conoscenti, che il progetto vada appoggiato. Mendrisio potrà così cogliere questa preziosa opportunità, per i suoi giovani, per tutta la popolazione allargata dei quartieri e per tutta la regione del Basso Ceresio.
Il luogo previsto per il progetto, l’ex-macello situato allo svincolo tra via Stefano Franscini e via Franco Zorzi, è collocato strategicamente vicino ai punti di interesse della cittadina. Adiacente alla stazione e vicino al nucleo la sua posizione avrebbe molteplici vantaggi: raggiungibile agilmente con i mezzi pubblici verrebbe connesso al già presente sottopassaggio sotterraneo e valorizzerebbe un non-luogo precario e privo di identità.
Si sente spesso dire che i giovani, anche causa del continuo potenziamento tecnologico, rischino di tendere verso un impigrimento psico-fisico e, di riflesso, anche ad un annichilimento sociale. Il progetto per lo skatepark è un’opportunità che tende la mano verso le nuove e le meno nuove generazioni creando nell’immediato un ponte aggregativo tra di esse. Il progetto è stato consolidato negli anni in collaborazione con i giovani skaters dell’associazione Momò skateboarding. Ricordo il progetto pilota promosso dal Municipio di Mendrisio messo in atto dietro le palestre della scuola media. I tempi sono maturi per qualcosa di più strutturato qui e adesso, il domani non è mai garantito.