Christian Tresoldi
LUGANO - Il prossimo 9 giugno, i cittadini ticinesi saranno chiamati a votare su una riforma fiscale che mira a modernizzare il sistema tributario del Cantone, adeguandolo alle mutate condizioni socioeconomiche. L'obiettivo non è stravolgere, ma aggiornare un impianto normativo ormai datato, correggendo distorsioni che penalizzano i contribuenti e rendendo il Ticino più competitivo e attrattivo.
Un Sistema Obsoleto da Rinnovare
Il nostro attuale sistema fiscale risale a oltre mezzo secolo fa, un'epoca in cui la realtà socioeconomica era molto diversa. Oggi, il Ticino si trova a fronteggiare nuove sfide: l'aumento dei divorzi, una maggiore speranza di vita e l'evoluzione delle relazioni familiari sono solo alcuni dei cambiamenti che richiedono un adeguamento delle normative fiscali.
Benefici per i Lavoratori e i Contribuenti
La riforma fiscale proposta porterà numerosi benefici ai cittadini. Innanzitutto, i lavoratori vedranno un aumento delle deduzioni per le spese professionali, riducendo così il carico fiscale e incentivando la produttività. Attualmente, il Ticino è tra gli ultimi Cantoni per quanto riguarda l’ammontare di queste deduzioni, fermandosi a 2.500 franchi, mentre in gran parte della Svizzera si riconosce una soglia di circa 4.000 franchi. Con la riforma, le deduzioni saranno aumentate in due tappe: da 2.500 a 3.000 franchi per l’anno fiscale 2024-2025, e a 3.500 franchi nel 2026. Quando l’aumento sarà a regime, i dipendenti beneficeranno di mille franchi in più di detrazioni, migliorando così la loro situazione economica e i bilanci familiari, soprattutto in tempi di rincari generalizzati.
Una Tassazione più Equa
La riforma prevede anche una tassazione più equa per le successioni e le donazioni, oltre che per il prelievo del capitale del secondo pilastro, attualmente soggetto a un’imposizione estremamente punitiva. Oggi, il Ticino impone aliquote troppo pesanti su questo capitale, penalizzando chi dispone di somme medie o medio-alte. Senza questa revisione, con il ritorno al 100% del coefficiente cantonale d’imposta, le imposte aumenterebbero per tutti del 3%. La riforma plafona al 3% la tassazione sul prelievo del capitale previdenziale, assicurando un trattamento più equo e limitando la differenza impositiva con gli altri Cantoni. Questo cambiamento eviterà che i contribuenti trasferiscano il proprio domicilio fiscale altrove, mantenendo il Ticino competitivo.
Riduzione delle Aliquote
La riforma prevede anche una riduzione graduale dell’aliquota massima dell’imposta sul reddito dal 15 al 12% entro il 2030, accompagnata da una riduzione lineare dell’1,66% per tutti i contribuenti. Questo intervento compenserà l’aumento del 3% del coefficiente cantonale, evitando un aggravio fiscale di 45 milioni di franchi per i cittadini.
Adeguamento delle Successioni Aziendali
La revisione tocca anche le successioni e le donazioni per adeguarle ai cambiamenti sociodemografici. Attualmente, le tasse di successione tra non parenti sono particolarmente penalizzanti, con aliquote che possono arrivare sino al 41%, rispetto a una media federale del 15% e con sette Cantoni che non richiedono alcuna imposta. Questa modifica è fondamentale per garantire la continuità delle aziende familiari. In Ticino, 8.400 aziende familiari occupano 83.000 persone, e ogni anno molte di queste imprese rischiano di scomparire per la mancanza di eredi. Le attuali disposizioni scoraggiano il passaggio aziendale a eventuali subentranti al di fuori della famiglia, mettendo a rischio attività produttive, know-how e posti di lavoro.
Conclusioni
Il voto del 9 giugno rappresenta un'opportunità cruciale per modernizzare il sistema fiscale del Ticino. Adeguandosi alle nuove condizioni socioeconomiche, questa riforma garantirà un futuro più prospero per tutti i cittadini, rendendo il nostro Cantone un luogo migliore per vivere e lavorare. Votare sì alla riforma fiscale significa dire sì a un Ticino più giusto, competitivo e attrattivo.