Nelle scorse ore a Milano amici e parenti hanno portato l'ultimo saluto a Julia Ituma, la pallavolista italiana morta il 13 aprile
Un lungo applauso e tante lacrime hanno accompagnato il feretro di Julia.
MILANO - Una notizia terribile che ha scosso il mondo dello sport italiano (ma non solo). La scomparsa di Julia Ituma - trovata morta lo scorso 13 aprile all'esterno di un albergo di Istanbul in cui alloggiava insieme alle sue compagne di squadra - ha lasciato un vuoto immenso. Incolmabile. Inspiegabile.
In queste ore Milano, presso la chiesa San Filippo Neri, ha dato l'estremo saluto alla 18enne. «Non vergognatevi di avere paura del buio - le parole utilizzate da Don Ivan Bellini durante la funzione - Le paure vanno dette per poterle cacciare via. Le paure sono nelle tenebre ma quando sono messe nella luce scoppia la verità. Esattamente un anno fa ero in piazza San Pietro a Roma per l'incontro tra il Papa e gli adolescenti. Il Santo Padre parlò in questo modo, riferendosi alla pandemia che ci stavamo lasciando alle spalle. Disse che la vita a volte ci fa sentire soli e toccare con mano la fragilità. Ma noi meritiamo di essere amati per come siamo, prima di ogni merito».
Un lungo applauso e tante lacrime hanno accompagnato il feretro di Julia all'ingresso. Tantissime le persone che hanno preso parte alla cerimonia, fra le quali il ministro dello Sport Andrea Abodi, le compagne di squadra e di scuola e diverse delegazioni di varie realtà pallavolistiche.