Lo sostiene il presidente del Torino Urbano Cairo: «Lo scudetto non va assegnato perché la stagione non è terminata»
TORINO - La Serie A è appesa a un filo. Riprendere le ostilità a maggio? No, non rientra nella logica delle cose. L'emergenza legata al coronavirus in Italia è tutt'altro che passata: pensare al calcio, in queste condizioni, sarebbe totalmente fuori da ogni logica.
«Lo ribadisco, secondo me il campionato è finito - le parole del presidente del Torino Urbano Cairo a RadioUno -Se penso che a Wuhan hanno cominciato con le misure restrittive al 23 gennaio e le scioglieranno l'8 aprile, due mesi e mezzo dopo, significa che da noi gli allenamenti potrebbero ripartire a fine maggio. A quel punto si potrebbe ricominciare a giocare a fine giugno, per finire ci vorrebbero due mesi e arriviamo ad agosto. La stagione successiva la facciamo ripartire a novembre?».
E lo scudetto? «Non va assegnato perché il campionato non è finito», ha tagliato corto lo stesso Cairo.