Se l'attaccante argentino deciderà di giocare con Messi, Marotta avrà molto da spendere.
Obiettivi principali Tonali e Chiesa, giovani adatti a far partire un ciclo.
MILANO - Sei mesi alla grande, da protagonista assoluto in Serie A come in Champions League, hanno reso Lautaro Martinez uno dei giocatori più chiacchierati e cercati del calcio europeo.
Con il pallone a lungo fermo, gli addetti ai lavori si sono occupati prevalentemente di trattative. Ed è proprio una voce di mercato che vede il Toro protagonista assoluto nell'arena: quella che lo vuole prossimo ad accasarsi al Barcellona del Re Leo Messi. L'Inter si è mostrata lungimirante, firmando l'argentino nell'estate 2018, ma ora cosa farà: proverà a convincere il giocatore a non partire o programmerà come spendere i soldi che incasserà?
«Stiamo parlando di un ragazzo giovane ma già molto forte – ha sottolineato Arno Rossini – e con ancora ampi margini di miglioramento a livello tecnico. Sono sicuro che, lì davanti, potrà fare la differenza per molto, molto tempo. I prossimi dieci anni di pallone europeo sono suoi».
Ma con che maglietta?
«Da una parte ci sono una società ambiziosa e un allenatore carismatico con un curriculum importante, dall'altra c'è... Messi».
E il Barcellona.
«Vero. La scelta è difficile. Io credo comunque che, alla fine, Lautaro opterà per lasciare l'Italia alla volta della Spagna. La tentazione di muoversi accanto a Leo, che è idolatrato da tutti i connazionali, è troppo forte».
Contando sulla volontà del calciatore, ai blaugrana basterebbe quindi presentarsi a Milano con la classica valigetta piena di banconote. Servono 111 milioni di euro per pagare la clausola rescissoria.
«Soldi ben spesi, tenendo conto delle qualità e delle potenzialità di Martinez. Con Griezmann che non ha convinto appieno e Suarez in calo, il 22enne avrebbe molto spazio. E potrebbe essere da subito determinante».
All'Inter rimarrebbe quindi l'amaro in bocca per aver solo assaggiato un campione?
«Non ne sono così convinto. I nerazzurri perderebbero un gran giocatore, è vero; ma di sicuro potrebbero essere poi protagonisti sul mercato. Anzi, se ritengono che davvero la possibilità che Lautaro parta sia grande, staranno già muovendosi. Forse si sono addirittura già mossi».
Per ingaggiare chi?
«Sandro Tonali e Federico Chiesa su tutti».
Altri due giovani?
«Giovani ma soprattutto bravissimi. Hai salutato un campione, va bene, ma se lo sostituisci con due elementi come questi sei anche più forte. Il centrocampista ha fisico, visione, grande controllo di palla e genialità. È un predestinato. L'esterno ha un'accelerazione spaventosa e sa creare superiorità numerica. Non ha il fiuto del gol del padre ma per me è già l'italiano più forte che ci sia in circolazione».
Un Ital-Inter?
«Un'Inter meno straniera. Che poi penso sia anche l'idea di Conte e Marotta. Dare un'identità ben precisa, sempre più solida, al gruppo, per renderlo pronto a combattere. E a vincere. Perché con innesti del genere – Martinez o non Martinez – il livello si alzerebbe e la Juve sarebbe a portata».