Tanti i cambiamenti a Cornaredo, uno di questi è l'ingresso di Da Silva in qualità di coordinatore dell'area sportiva.
Domani i bianconeri giocheranno a Sion
LUGANO - Sono settimane di cambiamenti in seno al FC Lugano. Dopo gli avvicendamenti ai vertici del club, ieri la società bianconera ha annunciato l'avvenuto ingaggio di Carlos da Silva nelle vesti di coordinatore dell'area sportiva.
«Da Chicago mi hanno contattato un mese fa per verificare la mia disponibilità, ma inizialmente non sapevo si trattasse del Lugano - sono state le parole dell'ex capitano proprio dei sottocenerini - In seguito, una volta che me l'hanno presentato, il progetto mi ha convinto subito. Ringrazio anche il Rapperswil che mi ha dato la possibilità di liberarmi dal mio contratto con loro».
Ma come sarà coordinato il mercato bianconero? «Sarà fatto dai Chicago Fire, io sono il coordinatore e questo significa che io esprimo le mie idee allo staff, occupandomi dell'intera area sportiva. Padalino? Degli incontri ci sono già stati. Stiamo discutendo, vogliamo che rimanga nel Lugano, ha fatto un buon lavoro e ci sta dando una mano nel capire le nuove dinamiche».
Il mercato del Lugano è tutt'altro che chiuso: «Cosa ci serve? Un attaccante, un'ala, un centrocampista e poi eventuali altri acquisti saranno da valutare. Sappiamo cosa cercare e vediamo cosa ci offre il mercato. Žan Celar? È un ragazzo che nella Primavera ha dimostrato che è in grado di segnare, tanto è vero che è stato il capocannoniere. Anche in Serie B ha fatto i suoi gol. Porta un po’ di centimetri e di fisicità in area di rigore, caratteristiche che ci mancavano».
La palla è poi passata a Mister Braga, il suo Lugano domani sera sarà impegnato sul campo del Sion. Per la sfida del Tourbillon potrebbe essere titolarizzata la medesima formazione vista all'opera nell'ultima uscita di campionato contro il San Gallo: «In questo momento non so se il rinvio della gara con l'YB ci ha fatto bene. Sono però sicuro che anche senza stelle in squadra disponiamo di un collettivo molto forte con un ambiente straordinario».
Il Mister brasiliano ha ammesso che la vita ticinese gli piace moltissimo: «La qualità di vita è eccezionale. Non posso girare in auto a Rio senza essere fermato. Ma la cosa più importante per me sono i giocatori, sono loro che scendono in campo e che vanno amati. Noi lavoriamo affinché la città, gli sponsor, i tifosi e i proprietari siano contenti, è questo il nostro obiettivo settimanale. Abitare qui è straordinario, sono contento e mia moglie anche e questo conta.