Il brasiliano aveva una cauzione di 1’000’000 di euro
La libertà non ha prezzo.
BARCELLONA - Contratti cancellati, averi congelati, nessun aiuto esterno… come ha fatto Dani Alves a uscire dal carcere di Brians 2, diventato la sua casa ben prima della sentenza di colpevolezza nel caso di violenza sessuale?
In un primo momento si era pensato che il brasiliano avesse trovato il milione di euro necessario per la cauzione da… Neymar, che già in passato era corso in suo soccorso pagandogli spese legali per oltre 150’000 euro. La famiglia di “o Ney” ha però smentito categoricamente la notizia: «Ora che i tribunali spagnoli si sono pronunciati a favore della condanna, c'è una speculazione e un tentativo di associare il mio nome e quello di mio figlio a una questione che non ci corrisponde più», ha puntualizzato il padre del giocatore dell’Al-Hilal.
A far luce sulla questione ci ha pensato Montse Suárez, ovvero la legale di Dani Alves. «La cauzione può essere pagata in contanti - ha specificato l’avvocato - ma anche dando delle garanzie. E il mio assistito ha una casa, quella dove vive, che vale 5 milioni di euro. L’immobile deve valere più del doppio dell'importo del deposito, ridotte le spese».