Il Friborgo di Jörg, a punteggio pieno in Champions, è pronto per la nuova stagione: «Continuità e innesti mirati».
I burgundi saranno i primissimi avversari dei biancoblù nella nuova pista. La loro rosa è cambiata poco, ma in entrata è arrivato un certo Diaz, capitano della Nazionale: «È un leader sul ghiaccio e fuori. Ci porta stabilità e fa sempre tante cose giuste».
FRIBORGO - Due partite, due belle vittorie. Il Friborgo di Dubé, inserito nel gruppo F della Champions Hockey League, sta ben figurando ed è l’unica squadra Svizzera a punteggio pieno. Undici gol fatti e quattro subiti, frutto del 6-2 rifilato ai campioni cechi dell’Ocelari Trinec e del 5-2 sullo Slovan Bratislava. Dopo i tormenti del Covid, il ritorno del pubblico sugli spalti della BCF Arena ha dato ai burgundi anche quella spinta in più.
«Assolutamente, è stato importante e speciale ritrovare i nostri tifosi - interviene l’ex Lugano Mauro Jörg, attaccante 31enne alla sua seconda stagione in forza al Gottéron - Ci hanno dato la giusta energia e poi noi abbiamo fatto il resto. Siamo arrivati pronti e tutto è andato per il verso giusto».
Consumati i primi due impegni, il Friborgo è atteso dalle immediate rivincite. Questa sera in Cechia, sabato sul ghiaccio dello Slovan.
«Abbiamo ottenuto due vittorie limpide e proveremo a continuare su questa strada. La Champions è un’occasione e lo sappiamo. È un bel torneo per misurarsi a livello internazionale. Il nostro obiettivo è arrivare il più lontano possibile. Poi, rispetto alle classiche amichevoli, queste sono partite vere e da qui si entra già nel clima campionato».
Campionato che ormai è alle porte. I Dragoni, rispetto alla scorsa stagione, potranno contare anche su Mauro Dufner e un certo Raphael Diaz, capitano della Nazionale.
«Abbiamo cambiato poco, ma gli innesti sono stati ottimi. Si è puntato sulla continuità e questo può essere un fattore importante. Davanti abbiamo perso Viktor Stalberg (ritiratosi), ma come import ci sono sempre Gunderson, Brodin, DiDomenico e Desharnais».
Diaz, ingaggiato fino al 2025, è stato un vero colpaccio.
«Sì, è un leader sul ghiaccio e fuori. Ci porta stabilità e fa sempre tante cose giuste. Da lui tutti possono imparare».
Insomma il Friborgo parte agguerrito e si candida ai piani alti. Obiettivi?
«Non ne abbiamo parlato tantissimo, ma in primis puntiamo ad iniziare bene. Vogliamo partire col piede giusto anche in campionato per poi arrivare tra le prime 6. Un po’ come lo scorso anno, con la regular season chiusa al terzo posto».
Infine una curiosità. Lo scorso 5 aprile il Friborgo ha vissuto l’ultimo storico ballo alla Valascia affrontando i biancoblù. Sempre i Dragoni saranno sul ghiaccio contro l’Ambrì nell’attesissimo esordio nella nuova pista.
«Non lo sapevo… (ride, ndr). Giocare nella nuova pista sarà speciale anche per me. Sulla Valascia ho visto tanti video e il documentario: devo dire che è stato emozionante. Anche da avversario sono contento per l’Ambrì e il Ticino, la nuova arena è un passo fondamentale per il futuro del club».
L’11 settembre per l’Ambrì sarà una data storica. Per vincere i biancoblù faranno di tutto.
«Ah sì sicuro, nello spogliatoio già lo sappiamo. Non vogliamo risultare antipatici, ma cercheremo di rovinare la loro festa…».