Il Mondiale di F1 torna dopo i botti di Silverstone: «Ora Verstappen non deve farsi prendere dal nervosismo».
Il GP d'Ungheria, domenica alle 15, promette scintille. Alex Fontana: «Quello di Silverstone lo reputo un incidente di gara. La Red Bull resta superiore, ma Hamilton è un volpone e tanto piano non va... Ferrari? Alti e bassi da tutto l'anno».
BUDAPEST - Dopo i botti di Silverstone - botti in tutti i sensi - la F1 fa tappa all'Hungaroring per l'ultimo appuntamento prima della pausa estiva. Se da una parte i riflettori saranno puntati sul GP, che darà altre risposte importanti, dall'altra è impossibile non prestare attenzione al continuo ronzio di voci e pure veleni che suscita ancora l'incidente tra Hamilton e Verstappen, con l'olandese out alla Copse e il britannico andato a prendersi una vittoria pesantissima, nonostante la penalità di 10 secondi scontata per l'incriminata collisione.
L'episodio ha fatto discutere, ma è innegabile che, sotto sotto, in molti - pure nei pian alti della FIA - abbiano "benedetto" l'epilogo del duello rusticano, che rende ancora più piccante un Mondiale già vibrante.
«Sicuramente... per lo spettacolo è il massimo: in tanti, pure a livello mediatico, gongolano ancora adesso - interviene il pilota ticinese Alex Fontana - Da anni mancava una faida come questa, con due piloti che lottano ad armi quasi pari. Questo duello ne rievoca altri leggendari del passato e, per il motorsport che vive anche di questo, è una manna dal cielo».
Come giudichi l'accaduto?
«Bisogna attenersi ai fatti e lo reputo un incidente di gara. Ovviamente i due piloti hanno le loro sensazioni ed entrambi le loro ragioni, ma noi, da fuori, sappiamo anche che Verstappen conosceva esattamente la posizione di Hamilton già dalle curve precedenti. Voleva restare davanti e ha rischiato. La scommessa gli è andata male. Forse con 31 punti di vantaggio poteva mollare il colpo e agire diversamente, ma è facile dirlo da fuori».
Tra loro come finirà? Una stretta di mano a Budapest?
«Stretta di mano o no, credo che in pista saranno da subito ai ferri corti. Mi aspetto un Hamilton accorto, perché a Silverstone è stato davvero fortunato a rimediare pochi danni. Poteva tranquillamente chiudersi lì anche la sua gara. Ora ha riaperto completamente il Mondiale (185 a 177, ndr) e cercherà di cavalcare l'onda. Verstappen pensa ancora di avere ragione e potrebbe farsi prendere dal nervosismo. La foga è cattiva consigliera. Adesso Max non deve voler strafare, altrimenti rischia di bruciarsi anche il resto del vantaggio».
E con un vecchio volpone come Hamilton... ogni errore costa carissimo.
«Sicuramente è un volpone, ma non tanto vecchio... (ride, ndr). Tanto piano non va. Quando doveva tenere giù il gas lo ha fatto, ha esperienza e la sa sfruttare. Vincere una gara è un conto, conquistare un Mondiale un altro».
In proiezione, chi resta favorito?
«La Red Bull resta superiore, ha fatto un ottimo lavoro e ha un pacchetto vincente. Ha le carte per prendersi il Mondiale: l'unica cosa che può fare è perderlo da sola. In tante delle ultime gare, dominate da Verstappen, il trend era chiaro. La Mercedes sta continuando a sviluppare la monoposto e ora ha tirato fuori qualcosa, ma - senza la sfortuna di Baku e il crash di Silverstone - Max sarebbe già avanti di un bel po'».
Budapest è l'ultimo round prima della sosta, dopodiché si tornerà in pista il 29 agosto in Belgio.
«Da questo appuntamento credo che Verstappen abbia quasi solo da perderci. Dovesse fare bene guadagnerebbe qualche punto, ma in cuor suo resta la sensazione di aver perso buona parte del vantaggio accumulato nella prima parte di stagione. La Mercedes invece è sempre stata dietro e può soltanto attaccare. Non ha molto da perdere, mentre in caso di vittoria tornerebbe ancora più ringalluzzita dopo la sosta».
Ultime battute sulla Ferrari. Rispetto allo scorso anno, disastroso, la Rossa sta dando segnali di vita. A Silverstone Leclerc, secondo, ha sfiorato la vittoria.
«È stato sorprendente il passo di Leclerc con le medie, così come la difficoltà incontrate con le hard. Una differenza di prestazioni incredibile. È tutto l'anno che mostrano alti e bassi. Sarei sorpreso di vederli così performanti anche in Ungheria, ma magari hanno trovato un buon pacchetto. La mia preoccupazione è che continuino a fare su e giù tutto l'anno».