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Scandalo AutoPostale: sei imputati per truffa

SVIZZERAScandalo AutoPostale: sei imputati per truffa

27.08.20 - 10:17
Fedpol giudica «penalmente gravi» gli atti contestati e chiederà pertanto che vengano inflitte pene detentive
Keystone - foto d'archivio
Scandalo AutoPostale: sei imputati per truffa
Fedpol giudica «penalmente gravi» gli atti contestati e chiederà pertanto che vengano inflitte pene detentive

BERNA - Hanno ingannato l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) in merito agli utili realizzati con l'obiettivo di evitare tagli ai sussidi negli anni successivi. È la conclusione a cui è giunta la fedpol nell'ambito dell'inchiesta AutoPostale. Gli imputati avrebbero disposto di presentare all’UFT fatture falsificate o avrebbero partecipato (o, perlomeno, tollerato) tale decisione. fedpol giudica «penalmente gravi» gli atti contestati agli imputati e chiederà pertanto che ai sei vengano inflitte pene detentive.

Per questo fedpol promuoverà l’accusa contro l’ex CFO del gruppo Posta, Pascal Koradi, nonché contro l'ex CEO Daniel Landolf, l'ex CFO, il responsabile del Mercato parziale Ovest, il responsabile del Mercato parziale Est e il capo del Mercato Svizzera di AutoPostale Svizzera SA dinanzi al competente tribunale penale del Cantone di Berna. Agli imputati viene contestato il reato di truffa in materia di prestazioni ai sensi dell’articolo 14 della legge federale sul diritto penale amministrativo.

25 milioni di set di dati - Una sfida particolare nell’inchiesta è stata la quantità immensa di dati sequestrati. Gli inquirenti di fedpol hanno analizzato oltre 25 milioni di set di dati e svolto una settantina di interrogatori.

Truffa pluriennale - Nell’ambito della sua regolare attività di revisione, nell’autunno 2017 l’UFT aveva constatato che, nel settore del traffico viaggiatori regionale beneficiario di indennità, AutoPostale Svizzera SA aveva realizzato, a partire dal 2007, utili che erano stati trasferiti ad altri settori di attività. A inizio 2018 il Consiglio federale ha incaricato fedpol di condurre il procedimento penale amministrativo nel caso AutoPostale. Considerati i termini di prescrizione nell’ambito del diritto penale amministrativo, oggi sono rilevanti i reati commessi a partire dal 2014. Adessi si applica un termine di prescrizione di dieci anni. Non cadranno pertanto in prescrizione prima del 2024. Per gli eventuali reati commessi fino al 2013, vale invece un termine di prescrizione più breve di sette anni. Sono quindi già caduti in prescrizione.

Denuncia contri ignoti - Nel corso dell’inchiesta gli inquirenti di fedpol hanno scoperto elementi che, in relazione al caso di truffa da parte di AutoPostale, potrebbero costituire possibili concessioni e accettazioni di vantaggi. Nella primavera 2019 fedpol ha pertanto sporto denuncia presso il Ministero pubblico della Confederazione.

Come in ogni procedimento penale, fedpol si è limitato a perseguire i reati. Non è compito del procedimento penale amministrativo giudicare eventuali ulteriori mancanze o comportamenti scorretti da parte della Posta, dei suoi organi di vigilanza e dei loro membri ai sensi di una verifica di compliance o governance.

Denuncia al tribunale penale competente - Il diritto procedurale applicabile prevede che nei casi in cui viene chiesta una pena detentiva, l’unità amministrativa inquirente, nel presente caso fedpol, debba consegnare la documentazione al pubblico ministero cantonale una volta terminata l’inchiesta. La consegna è stata effettuata e gli atti dell’inchiesta si trovano presso la procura generale del Cantone di Berna. Dopo aver sottoposto l’atto d’accusa di fedpol a un esame formale, la procura provvederà a trasmetterlo tempestivamente al tribunale penale competente del Cantone di Berna.

Fino alla sentenza definitiva vale la presunzione di innocenza.

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