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BERNASugli sci in barba alle disposizioni

18.01.21 - 15:58
Code e assembramenti si sono verificati in molti comprensori sciistici questo fine settimana.
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Sugli sci in barba alle disposizioni
Code e assembramenti si sono verificati in molti comprensori sciistici questo fine settimana.
Per il mondo politico e gli infettivologi questa situazione è allarmante e particolarmente pericolosa per la presenza della nuova variante in Svizzera.

BERNA - Due hotel a cinque stelle in quarantena a St. Moritz per una dozzina di casi positivi alla variante sudafricana del virus. Questo il primo provvedimento deciso dall'Ufficio cantonale dell'igiene pubblica al quale seguiranno, domani, test a tappeto su tutta la popolazione. Insomma, l'Engadina trema per la diffusione della forma mutata del virus che, intanto, ha già portato alla chiusura a tempo indeterminato delle scuole e all'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto.

Una risposta, quella del Governo grigionese, che cozza con quanto si è verificato in diverse stazioni sciistiche nel fine settimana. Il denominatore comune è il mancato rispetto delle disposizioni anti covid. Località diverse, ma scenario identico, tutti ammassati davanti agli impianti di risalita.

A frotte, infatti, gli appassionati di sport invernali si sono riversati nelle aree sciistiche durante il fine settimana, complici la neve fresca e il bel tempo.

Già alle 8.30 di sabato gli ospiti facevano la fila davanti agli impianti di risalita dell'Hoch-Ybrig (SZ). A Flumserberg (SG) la calca è stata tale da aver costretto gli impianti a chiudere la vendita dei biglietti. E code sono segnalate sabato anche a Melchsee-Frutt (OW), ad Adelboden (BE), Laax (GR) o a Lenzerheide (GR).

«Le eccezioni rendono le misure non credibili» - Il mondo politico, dopo l'assalto del fine settimana con un tempo da cartolina, si è fatto sentire chiedendo la chiusura degli impianti sciistici. «Raccomando al Consiglio federale di chiudere i comprensori sciistici di tutta la Svizzera», ha twittato Raphael Zimmerli (PPD). «La regola delle cinque persone - ha aggiunto - deve essere applicata in modo coerente a tutti i livelli. Le eccezioni rendono le misure non credibili e incoerenti», ha sottolineato a 20 Minuten. Secondo lui, tra l'altro, la mutazione si sta diffondendo proprio a casa delle aree sciistiche aperte ai turisti in Svizzera.

Mantenere la distanza è impossibile - Anche gli epidemiologi sono scettici. Le diverse foto delle aree sciistiche nel fine settimana mostrano il mancato rispetto della distanza sociale, sottolinea Christian Garzoni, infettivologo dell'Ospedale Moncucco di Lugano. «È chiaro: non appena molte persone visitano un luogo senza che sia imposto un comportamento specifico, c'è il rischio che il mantenimento delle distanze venga meno e il virus si diffonda».

Garzoni ritiene quindi discutibile che le aree sciistiche, a differenza di altre aree per sport all'aria aperta, debbano restare aperte. Tuttavia, poiché le code si sono formate all'aperto e non in un ambiente chiuso, il rischio di infezione è inferiore. «Ma solo fino a che le distanze sono rispettate».

Serve più personale - I comprensori sciistici fanno autocritica. Berno Stoffel, direttore di Funivie Svizzere, vede margini di miglioramento. «Accade molto rapidamente che, d'improvviso, ci siano molti ospiti in fila», afferma. Affinché le distanze vengano mantenute in modo coerente, alcune aree sciistiche dovrebbero avere più personale pronto per un'azione immediata. «La segnaletica da sola non basta».

Per evitare le code, Stoffel considera la vendita dei biglietti online come un'opzione. «Tuttavia, questo non è tecnicamente fattibile per tutti». Stoffel non crede che il lockdown e le prossime vacanze comporteranno code più lunghe davanti agli impianti di risalita. «Mancano gli ospiti stranieri», sottolinea.

Vendita di biglietti interrotta - Heinrich Michel, CEO degli impianti di Flumserberg, parla di una «situazione estrema» riferendosi a questo sabato. Tuttavia, i responsabili hanno reagito immediatamente. «Non abbiamo fatto scendere gli ospiti alla stazione dei treni di Unterterzen e abbiamo bloccato anche l'accesso alla ski-area». In futuro, non appena verranno annunciate code si procederà all'interruzione della vendita di biglietti.

A Hoch Ybrig, le distanze sono state mantenute nonostante le code, afferma Wendelin Keller, presidente del consiglio di amministrazione dell'Hoch Ybrig Holiday and Sports Centre. Pompieri e scuole di sci avevano il compito di controllare le distanze.

Le immagini della folla «sono solo istantanee» - Per Marcus Caduff, direttore del dipartimento dell'economia pubblica e socialità del Canton Grigioni, la chiusura delle aree sciistiche non è un'opzione a meno che la situazione epidemiologica non si aggravi drasticamente a causa del virus mutato. «Abbiamo dimostrato durante le festività natalizie che le aree sciistiche non sono pericolose», ha sottolineato. «I Grigioni hanno registrato un calo del valore R dalla fine di dicembre e dei casi già da metà dicembre».

Le foto del fine settimana? «Solo istantanee come possono esserci sui trasporti pubblici o nei centri cittadini», sostiene Caduff.

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COMMENTI
 

TI.CH 3 anni fa su tio
Vedendo come vanno le cose, che si scoprono diverse varianti del virus, e che moltissimi non rispettano le direttive, comincio a credere che le informazioni che ci passano non sono del tutto veritiere certe cose che si dovrebbero conoscere sono state secretate con la scusa di non creare panico; meglio sarebbe essere espliciti in modo da rendersi conto veramente del pericolo. oppure aprire tutto e lasciar fare alla selezione naturale come nel regno animale il debole soccombe e il sano e forte sopravvive.

seo56 3 anni fa su tio
Ignoranti!!

Filo11 3 anni fa su tio
L’importante è essere coerenti.... Siamo sulla stessa barca.. chi non rema furi a mollo 🚣‍♀️

jettero75 3 anni fa su tio
Una barca che fa acqua, da una parte si chiude e dall'altra si fa entrare, mi riferisco anche ai frontalieri ai quali bisognerebbe imporre almeno un tampone alla settimana, sennò a cosa serve tutta sta storia di chiusure e controlli?

Volpino. 3 anni fa su tio
Se non hanno abbastanza personale per far rispettare le distanze bisogna chiudere e basta. Chissenefrega se gran parte degli impianti sciistici campano anche di sussidi.

Nmemo 3 anni fa su tio
Chi decide a livello federale ha decisamente perso la faccia.

Veveve 3 anni fa su tio
Il problema è uno solo: la gente a marzo ascoltava...ora non più! E’ un anno che dicono tutto e il contrario di tutto e’ un anno che i giovani non hanno più una vita e questo non ha portato a gran che, pertanto ora la gente ne ha le 🏀🎾🏀🎾🏀piene e non ascolta più! Credo che sia umano tutto qua. Oltretutto hanno stressato tutti fino a Natale con il vaccino...fino a che non c’è un vaccino bisogna fare sacrifici..ora il vaccino c’è ma adesso stressano con la variante inglese, sudafricana, brasiliana, giapponese e aspettiamo solo la prossima...ci si sente un po‘ presi per i cosiddetti...eh! BASTA dopo non ci si deve stupire se quelli sono i risultati! Oltretutto i dati di questi giorni sono i più bassi da fine ottobre quindi basta siamo per ora contenti...poi vedremo cosa succederà tra 2/3 settimane senza fare terrorismo psicologico! La gente sta realmente andando fuori di testa e questo è più preoccupante del COVID!!!

Thomseb 3 anni fa su tio
Riaprire i ristoranti che non c’entrano niente

Thomseb 3 anni fa su tio
Bene maggiore

Noel 3 anni fa su tio
Sbagliato e che non sappiamo rinunciare a nulla, siamo i primi della classe a lamentarci, non siamo mai contenti, preferiamo subire mesi e mesi di difficoltà per non chiuderci !!! Alla fine anche l’economia l’ha capito questo... sabato nei centri commerciali tutti all’improvviso avevano l’armadio vuoto??? Tra dieci giorni vedremo i frutti del sabato passato!!! Nemmeno più il rispetto del prossimo abbiamo... questa è la pura realtà di oggi .... il mondo va sempre peggio!!!

Yoebar 3 anni fa su tio
Di principio se vedo una coda del genere io me ne torno a casa, questi mi sembrano abbastanza fessi.

chris76 3 anni fa su tio
Purtroppo questo tipo di "pubblicità" rovina l'immagine di tutto il settore! In Ticino le stazioni sciistiche in accordo con il Governo hanno fissato un numero massimo di accessi, ciò che evidentemente non è stato fatto in altri Cantoni. Sabato, causa abbondanti nevicate dei giorni prima e meteo spettacolare, quelli che non erano a saccheggiare i centri commerciali (!) erano all'aria aperta a godersi la giornata. Sbagliato? No secondo me! Sbagliato è stato non limitare l'accesso ad un numero troppo elevato di persone. Ma ritengo che per colpa di pochi gestori di impianti non debbano pagare tutti. Bisogna sanzionare chi sbaglia! Va comunque detto che con guanti, occhiali e mascherina il rischio di contagio è relativo ma comunque scene del genere, anche per rispetto a chi ha dovuto (secondo me ingiustamente) chiudere la propria attività. Detto ciò, invece di parlare sempre e solo di chiusure insufficienti, restrizioni imbarazzanti, ecc ecc, non sarebbe ora di parlare di riaperture??? Ci stiamo indebitando e rovinando per poche decine di contagi al giorno in Ticino!

Diablo 3 anni fa su tio
Risposta a chris76
in realtá il comprensorio ha un accesso limitato, acquistabile solo tramite app in anticipo...poi c'é una cosa da dire....neve per due giorni, sabato sole il gioco é fatto..ma come ben dici meglio forse che stavano chiusi al Fox....cmq speriamo che non chiudano se no quelli chiusi in casa davanti alle cam come possono vomitare il loro malessere del fine settimana ?

Mirketto 3 anni fa su tio
Risposta a chris76
Le foto vengono fatte in basso alla partenza e non sulle piste dove le code sono quasi nulle....questo è il problema, innescare più persone possibile contro lo sci. Io personalmente non ci vado per evitare questo.

Noel 3 anni fa su tio
Chiudere tutto come in Cina e finiamola con questa storia, si stanno solo facendo più danni a tutti. Le generazioni future ne pagheranno il prezzo!! Vedremo alla fine di questa storia le vere conseguenze per aver voluto garantire la libertà, la democrazia ed il sacro santo diritto, ma di chi??? Le cadreghe a chi devono rimanere tanto rimangono e si lodano da soli!!’ Vergognoso.... ma popolo svizzero dove sei, non ti riconosco più!!

Diablo 3 anni fa su tio
Risposta a Noel
in realtá il prezzo lo pagheranno si le generazioni future ma non per la libertá bensi per queste chiusure alias il contrario di quello che dici tu .

Donatofiorella 3 anni fa su tio
Risposta a Noel
👍👍👍

marco17 3 anni fa su tio
Ma basta con queste approssimazioni! Nessuno a mai potuto dimostrare che l'affluenza sulle piste da sci faccia aumentare i contagi. O che la chiusura degli impianti provochi un calo sensibile dei contagi (vedi Italia, Francia e Germania). Una politica seria non può basarsi una o due fotografie scattate qua e là.

MrBlack 3 anni fa su tio
"La mascherina va indossata quando non é possibile mantenere le distanze". Ritornello ripetuto mille volte anche da Garzoni. Ora, tutti hanno la mascherina... se bisogna anche tenere la distanza sociale allora a cosa serve la mascherina? Insomma decidetevi.

chris76 3 anni fa su tio
Risposta a MrBlack
condivido

Luca 68 3 anni fa su tio
era prevedibile, dimenticavo i governanti non potevano prevederlo, troppo difficile capirlo prima. mi sembra evidente che sé l'unica cosa che si può fare è andare a sciare, le persone vanno a sciare !!! chiudere e basta !!!!

Diablo 3 anni fa su tio
Risposta a Luca 68
ma poi con chi ve la prendete ? con quelli che corrono o vanno in bicicletta o con chi coltiva l'orto ?

chris76 3 anni fa su tio
Risposta a Luca 68
quindi non bisogna fare più niente secondo te? ricomincia a vivere nel rispetto delle semplici regole che ormai si sanno a memoria: igiene delle mani, distanza e dove non possibile mascherina!

Puffo84pd 3 anni fa su tio
ma và?? che novità incredibile..

Tio1949 3 anni fa su tio
Ma è in Italia?

vulpus 3 anni fa su tio
Semplice la verifica. Visto che i ..tracciamenti... funzionano sarà anche abbastanza semplice capire chi si infetta sulle piste da sci o nei grandi magazzini no??

Dani 3 anni fa su tio
L'uomo primitivo resiste solitamente alle pandemie. Poi se gira storta al limite piange👀

pillola rossa 3 anni fa su tio
Ha parlato il mon-cucchista

Don Quijote 3 anni fa su tio
Ė tutta gente sana ed immune al CV19 come il 99% della popolazione.

Donatofiorella 3 anni fa su tio
La colpa non è delle persone, ma dai nostri politici, se ne fregano....

Mirketto 3 anni fa su tio
Risposta a Donatofiorella
Perchė la politica non ha chiuso allora la gente puó fare quello che vuole? La gente non ci arriva da sola che cosî facendo si infettano? Basta dare la colpa alla politica, diciamo che la gente fa ribrezzo in questi casi......

Donatofiorella 3 anni fa su tio
Risposta a Mirketto
Ha perfettamente ragione, ma se le persone non ci arrivano da sole, forse è perché a molte persone manca l'intelligenza, quindi l'unica via plausibile è che i nostri politici dovrebbero fare qualcosa si più concreto, o no ? chiudere tutto e basta e forse riusciremo ad uscirne da sta storia....

Boh! 3 anni fa su tio
...capre

Leonhard 3 anni fa su tio
Cavoli, uguale nelle scuole... però di quelle non ne parlano🤬. Vergogna...

adri57 3 anni fa su tio
Tutti trovano qualche scusa per poi non fare nulla. CF, forte con i deboli e debole con i forti!
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