Il primo esercizio dell'azienda si chiude con una perdita di 760'000 franchi
BERNA - Brutto colpo per l'aeroporto di Berna, scalo regionale che - come quello di Lugano - sta lottando per la sua sopravvivenza: alla luce dell'incertezza legata al coronavirus la locale compagnia aerea Flybair ha deciso di congelare l'attività.
Obiettivo del consiglio di amministrazione è di riprendere i collegamenti previsti nel 2022, spiega la società in un comunicato odierno. Chi ha già prenotato per l'anno in corso sarà rimborsato. L'azienda ritiene che il suo "letargo annuale" - così viene descritto - sia frutto di una decisione dettata dal buon senso: si tratta in particolare di non sprecare i soldi reperiti con il crowdfunding (raccolta di denaro presso il grande pubblico).
FlyBair è una cosiddetta compagnia virtuale: non dispone cioè di apparecchi propri, si limita a noleggiarli. È nata su iniziativa di Flughafen Bern, la società di gestione dell'aeroporto a sud della città federale, duramente colpito dal fallimento, nel 2018, dell'aviolinea bernese Sykworks; l'ultima di diverse compagnie che avevano fatto apparizioni più o meno fugaci dopo l'uscita di scena nel 2002 di Swiss.
FlyBair ha spiccato il volo nell'estate scorsa, in un momento poco favorevole all'aviazione. Al momento della fondazione aveva in programma vari collegamenti, ma alla fine è riuscita a effettuare solo voli con la Grecia da Berna e Sion. Il primo esercizio della storia aziendale si chiude così con una perdita di 760‘000 franchi, ha annunciato oggi la dirigenza.