Il ministro vorrebbe organizzare in Svizzera il possibile incontro tra il presidente americano e quello russo
BERNA - Il ministro degli esteri Ignazio Cassis sta fiutando la possibilità di mettere a segno un colpo diplomatico. Secondo quanto riferisce sul proprio portale il Tages-Anzeiger, il ticinese vorrebbe organizzare in Svizzera l'ipotetico incontro fra il presidente statunitense Joe Biden e il suo omologo russo Vladimir Putin, proposto dall'inquilino della Casa Bianca.
Nel caso in cui il leader del Cremlino accettasse e la Confederazione venisse effettivamente scelta come sede del meeting, Ginevra sarebbe in pole position per assicurarsi il vertice. La città romanda ospitò già nel 1985 un faccia a faccia considerato un punto di svolta nella Guerra Fredda, quello fra l'allora presidente americano Ronald Reagan e il leader sovietico Mikhail Gorbaciov, ricorda il quotidiano zurighese.
Attualmente, i rapporti sull'asse Washington-Mosca sono ai minimi termini. In un'intervista del mese scorso, Biden ha definito senza giri di parole Putin un «assassino», in riferimento alle morti e agli avvelenamenti sospetti di molti oppositori, facendo infuriare i russi. Vi è poi la questione dell'Ucraina, dove la Russia sta schierando truppe al confine sfidando Usa, Nato ed Europa.
In mezzo a queste pericolose tensioni, Berna sembra intenzionata a offrire i suoi buoni uffici, aiutando la mediazione fra le due superpotenze rivali di sempre. Il Dipartimento degli affari esteri (DFAE), scrive il Tages-Anzeiger, ha in effetti ufficialmente suggerito questa settimana ai due Paesi di incontrarsi in Svizzera.
Uno dei principi della politica estera elvetica è che la Svizzera è sempre disposta a ospitare conferenze diplomatiche e facilitare il dialogo tra parti in conflitto. In questo specifico caso però il dipartimento di Cassis è passato all'offensiva, inoltrando proattivamente tale offerta a russi e americani.
Il Tages-Anzeiger cita due fonti indipendenti della comunità diplomatica svizzera a sostengo del suo articolo. Il DFAE non ha invece voluto né confermare né smentire queste informazioni, trincerandosi dietro un no comment per motivi di riservatezza. Tuttavia, la Confederazione è sempre pronta a mettere a disposizione i propri buoni uffici, in ogni maniera utile, ha detto un portavoce.
In una recente telefonata, la seconda da quando il democratico ha traslocato a Pennsylvania Avenue, Biden ha proposto a Putin un vertice in un Paese terzo per discutere di tutte le questioni problematiche. L'obiettivo del successore di Donald Trump è quello di costruire una relazione stabile con la Russia. Non si sa se il Cremlino risponderà di sì, ma le prime reazioni da Mosca appaiono incoraggianti.
La Svizzera non è però l'unica nazione ad aver messo gli occhi sul prestigioso meeting. Il presidente della Finlandia Sauli Niinistö ha infatti detto oggi che il suo Paese si è pure fatto avanti per fungere da sede. La capitale finnica Helsinki ha tra l'altro già accolto, nel 2018, un colloquio fra Trump e Putin.