La presa di posizione dell'associazione Impiegati svizzeri, che chiede di continuare a permettere il telelavoro
BERNA - L'abolizione dell'obbligo di telelavoro e delle quarantene annunciata oggi dal Consiglio federale, così come i futuri allentamenti prospettati, non convincono del tutto l'associazione Impiegati svizzeri. A suo giudizio infatti, la situazione è ancora tesa a causa dell'alto numero di casi positivi.
Sarebbe più sensato mantenere i provvedimenti anti-Covid fino alla fine di febbraio, come inizialmente previsto, scrive l'associazione in una presa di posizione pubblicata su Twitter. «Anche se tutti noi desideriamo la fine delle misure, avremmo voluto vedere più prudenza» aggiunge, mostrando stupore per la velocità con cui praticamente ogni restrizione potrebbe venire tolta. Secondo i piani dell'esecutivo ciò potrebbe già accadere fra due settimane.
Sarebbe un peccato se in marzo arrivasse una nuova ondata a causa di una revoca troppo rapida delle misure, prosegue l'organizzazione. L'associazione Impiegati svizzeri chiede inoltre ai datori di lavoro di continuare a permettere e promuovere il telelavoro, anche ora che l'obbligo di praticarlo è decaduto.
L'esperienza acquisita ha in effetti dimostrato che l'home office è possibile in molti settori e non influisce sulla produttività, viene fatto notare. I datori di lavoro sono poi invitati a mantenere i concetti di protezione nelle aziende e a salvaguardare la salute dei propri dipendenti.