Mani in faccia, arresti e ospedalizzazioni: il triste epilogo di una festa tra famiglie della comunità turca
Sembrerebbe essere stata un'aggressione: il Ministero pubblico basilese ha aperto un'indagine per chiarire le circostanze esatte dell'accaduto
BASILEA - È scoppiato il caos questa sera sulla piazza del mercato di Basilea: un festival organizzato dalla comunità turca locale è finito in una maxi-rissa tra un gruppo di giovani aggressori ed i presenti alla festa. (VIDEO SOTTO)
Secondo alcuni testimoni, un gruppo di giovani - si tratterebbe di alcuni curdi - si è avvicinato quando il festival volgeva al termine ed erano rimasti solo pochi partecipanti. Sono quindi iniziate prima delle scoccate dal punto di vista verbale, che sono poi degenerate in episodi di violenza fisica, tra pugni e il lancio di alcune transenne.
«Diverse persone sconosciute hanno aggredito i visitatori di un festival sulla piazza del mercato», ha confermato la Polizia di Basilea Città in serata, dando notizia di cinque persone che sono rimaste ferite e che sono state trasportate in ospedale.
Cinque fermi
Secondo le informazioni fornite dagli agenti, alcune provocazioni verbali contro i partecipanti al festival erano già avvenute nel pomeriggio. In serata, poi, con l'arrivo del gruppo di giovani esagitati, si è arrivati allo scontro fisico.
La polizia accorsa in loco per interrompere l'alterco è riuscita a fermare cinque persone, tutti cittadini turchi di età compresa tra i 24 e i 30 anni, che sono state arrestate per il reato d'aggressione. Al Ministero Pubblico è stata aperta un'indagine per indagare sulle circostanze esatte dell'accaduto.
«Un mio parente è stato aggredito»
Come ha raccontato un testimone al portale svizzerotedesco 20 Minuten, diverse persone si sono radunate fuori dal festival poco dopo le 17'30, per poi fare irruzione tutti insieme. «Un mio parente è stato aggredito e picchiato, e a sua moglie è stata lanciata una barra di ferro».
«Questo festival dedicato ai bambini va avanti da dieci o 15 anni», ha poi aggiunto il testimone, «ma questa è la prima volta che si verificano atti violenti, i bambini erano terrorizzati».